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Continua l'appuntamento con l'ingegner Giulio Bernardelle, affiancato da Giovanni Zamagni, dove viene presentato il circuito del GP in programma: un'analisi curva per curva che permetterà di svelare tutti i segreti della pista. Ma non solo, perché nel farlo scopriremo quali siano i piloti con uno stile di guida che meglio si adatta al tracciato, e quali le moto più performanti. Anche nel GP di San Marino diamo uno sguardo anche alle rapportature del cambio, grazie ai dati fornitici dal team Pramac.
La sesta solo in due parti della pista. Prima della curva della Quercia e poi nel tratto del curvone, che è ancora più bello da quando lo si percorre al contrario rispetto al tracciato originario. Una pista lenta per la MotoGP, con rapporta tura del cambio simile al Saschsenring, dove interviene molto di frequente l'elettronica per il controllo della potenza al fine di scaricare la motricità e preservare la gomma posteriore. Serve una moto stabile in staccata e capacità da parte del pilota nell'affrontare il curvone del quale la linea unica va fatta "a memoria".
Sedici curve, dieci a destra e sei a sinistra, rettilineo di soli 530 metri. Vediamo quali sono i punti che possono avvantaggiare le moto con il motore e quali invece quelli con il 4 in linea.
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