MotoGP 2019. I commenti dei piloti dopo le FP di Valencia

MotoGP 2019. I commenti dei piloti dopo le FP di Valencia
Le dichiarazioni di Lorenzo, Márquez, Viñales, Petrucci, Quartararò e Zarco
15 novembre 2019

Jorge Lorenzo: “Dopo quanto successo ieri, ho cercato di ritrovare la concentrazione per tornare in pista e oggi è andata meglio del solito, sono più vicino ai primi. L’obiettivo per domani è entrare nei 15, ma non è impossibile pensare di fare la Q2. Nel complesso, è stata una giornata positiva”.

Johann Zarco: "Sono molto soddisfatto della giornata di oggi, conclusa nei primi 10, e,soprattutto del tempo fatto con la gomma morbida nuova. Questa non è una pista semplice per me, fatico un po’ sulla distanza, ma con questa moto bisogna fare un passo alla volta. Mi trovo molto bene nel team LCR, anche perché si parla italiano; inoltre, alle tue spalle senti il sostegno di una grande Casa come la Honda”.

Maverick Viñales: “Mi sono trovato molto bene sia nelle FP1 che nelle FP2: non ho guardato bene il passo degli altri, ma sono molto soddisfatto del mio. Su questa pista ho spesso faticato in MotoGP, ma ho le stesse sensazioni positive che avevo a Sepang. Sicuramente questo è un ottimo momento per me, sia fisicamente che psicologicamente: mi trovo molto bene con il team, con la moto, con tutti, in un momento molto importante per decidere i cambiamenti tecnici per la prossima stagione”.

Fabio Quartararò: “Sono molto soddisfatto del mio tempo sul giro, ma sul passo non siamo messi così bene: perdo troppo nell’ultimo settore, rispetto ai migliori mi mancano un paio di decimi. Devo studiare bene i dati di Viñales: è il più veloce assieme a Márquez”.

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Danilo Petrucci: “Non siamo lontanissimi, ma ci sono piccoli problemi da risolvere. E, soprattutto, fatico a sfruttare le gomme nuove: prima di montarle non ero messo male, ero il migliore tra i piloti Ducati. Questa non è sicuramente la pista migliore per noi”.

Marc Márquez: “Al momento, sembra che io e Viñales siamo quelli più veloci e costanti, ma vanno forte anche Quartararò e Rins, mentre le Ducati oggi sono sembrate un po’ più in difficoltà. Da dopo che abbiamo vinto il titolo, abbiamo iniziato a lavorare pensando al 2020, cambiando un po’ la strategia del venerdì per testare alcuni componenti. Anche oggi ho fatto così, senza però trascurare la preparazione della gara. Questo è un circuito molto insidioso con il freddo, specie in due punti, alla curva 4 e alla 10/11: se è come nelle FP1 si è un po’ al limite, bisogna stare attenti. Fortunatamente la Michelin ha portato le gomme giuste, le mescole vanno bene. Conquistare il titolo dei “team” non è semplice, ma non impossibile. Chi vorrei come compagno di squadra? La risposta la potete immaginare, ma non è compito mio, la Honda deve decidere se puntare su un giovane o su un pilota di esperienza. Io non metterò alcun vincolo: avrei già potuto farlo due anni fa, dire firmo se… (prendete mio fratello, NDA), ma non l’ho fatto e non lo farò mai, e non è necessario. Per quanto mi riguarda sono già orgoglioso che il campione del mondo della Moto2 sia nella lista della Honda. Ho sempre detto che il mio sogno è di correre con Alex in MotoGp, non importa con quale moto, ma non ho mai mischiato gli interessi personali a quelli professionali. La RC213V è una moto difficile, ma è sempre una Honda, una moto con la quale ho vinto 11 gare e 17 podi… Io e la Honda abbiamo già iniziato a parlare del prossimo contratto: come ho sempre detto, la Honda è la mia prima scelta, la priorità. Ho chiesto alcune cose, loro altre, bisogna trovare il giusto compromesso. Per quanto mi riguarda, sono concentrato soprattutto sulla parte tecnica”.

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