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Da zero a dieci: numeri, statistiche e voti sul GP di San Marino, un modo per ripercorrere quanto accaduto a Misano Adriatico, non solo in pista e non solo in MotoGP.
VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA!
Il Dottor Claudio Costa ha dedicato tutta la sua vita al motociclismo, mettendo per anni tutto il suo enorme sapere a disposizione dei piloti (e non solo). Eppure domenica, un geniale addetto all’ingresso in pista della Dorna non voleva far entrare sulla griglia di partenza l’inventore della Clinica Mobile perché non aveva il pass giusto.
Una presa di posizione veramente incomprensibile, considerando anche che sulla griglia di partenza ci sono decine e decine di persone che non c’entrano nulla. Solo dopo una lunga ed estenuante discussione, il Dottor Costa è riuscito a passare, ma la scena è stata davvero triste.
VOTO ZERO, A UN ADDETTO DELLA DORNA
MAI COSI’ MALE NEL 2019
Per la prima volta in questa stagione, Danilo Petrucci non è riuscito a effettuare la Q2. Già in un’altra occasione – in Texas – Danilo era dovuto passare dalla Q1, per poi qualificarsi con l’ottavo tempo. Questa volta però non ce l’ha fatta, e domenica è scattato dalla 17ª casella. Era dall’Argentina 2018 che non andava così male: allora ottenne il 18° tempo.
UNO, COME LE VOLTE DI PETRUCCI FUORI DALLA Q1
CINQUE ANNI DI ATTESA
Pol Espargaró aveva conquistato la prima fila in qualifica solo un’altra volta in MotoGP: nel 2014, a Le Mans, nella stagione del debutto nella massima categoria con la Yamaha del team Tech3. Dopo oltre cinque anni Espargaró è tornato in prima fila, portando la KTM al secondo posto sulla griglia, miglior risultato assoluto per la motoGP austriaca.
DUE, COME LE PRIME FILE DI P. ESPARGARÓ IN MOTOGP
UNA REGOLA COMPLETAMENTE SBAGLIATA
Se in qualifica (ma anche nelle prove libere) metti le ruote sull’asfalto oltre il cordolo – anche per un solo centimetro – ti viene immediatamente cancellato il crono, ma se lo fai all’ultimo giro del GP, con vantaggi evidenti, non accade nulla, come si è visto con Augusto Fernandez.
Se non fosse finito sul verde fuori dalla curva Fernandez non avrebbe mai potuto superare Di Giannantonio, ma non è stato punito: il regolamento è stato applicato nel modo corretto, ma è evidente che la regola è completamente sbagliata.
VOTO 3, AL REGOLAMENTO
NUMERI IMPORTANTI
In molti ritengono che sia troppo presto per dire che Fabio Quartararo sia già tra i grandi della MotoGP, ma i suoi numeri cominciano a essere significativi: a Misano ha ottenuto il quarto podio stagionale (due secondi e due terzi posti) ed è partito per la settima volta dalla prima fila, comprese tre pole position. Non male per un debuttante con una moto teoricamente inferiore alle altre.
QUATTRO, COME I PODI DI QUARTARARO
MAI COSI’ MALE NEL 2019 (BIS)
Anche per Marc Márquez quello ottenuto a Misano è stato il peggior piazzamento in qualifica del 2019: era da Valencia 2018 che non partiva così “indietro”, e anche in quella occasione si classificò quinto; ed era dal GP del Giappone del 2018, che non vinceva partendo dalla quinta posizione (o peggio).
CINQUE, COME LA POSIZIONE DI MARQUEZ IN Q2
UNA STAGIONE DIFFICILE
Le difficoltà della Ducati si amplificano per Pecco Bagnaia, che guida una moto dell’anno scorso. Così, Pecco a Misano ha ottenuto il suo sesto “zero” stagionale dopo un’altra caduta in gara: un momento difficile per un campione del mondo che in passato scivolava pochissimo.
SEI, COME GLI “ZERO” IN CLASSIFICA DI BAGNAIA
LA SECONDA DEL 2019
Maverick Viñales è tornato in pole dopo sei mesi: era riuscito a partire davanti a tutti nel GP inaugurale in Qatar. In totale, è l’ottava pole position di Viñales in MotoGP (come un certo Luca Cadalora), la 19ª della carriera.
OTTO, COME LE POLE IN MOTOGP DI VIÑALES
BRAVO, BRAVO, BRAVO
Non ha vinto, ma è stato battuto da una regola sbagliata più che da Augusto Fernandez, peraltro bravissimo: Fabio Di Giannantonio ha conquistato un grande secondo posto, mettendo in mostra velocità, capacità di guida, grinta e acume tattico.
E in qualifica aveva ottenuto la prima pole in Moto2. Bravo, bravo, bravo.
VOTO NOVE A DI GIANNANTONIO
BRAVISSIMO, BRAVISSIMO, BRAVISSIMO
Ma ancora più bravo di lui è stato Tatsu Suzuki, capace di vincere il suo primo GP dopo aver ottenuta la sua prima pole. La vittoria di Suzuki è stata bella e commovente, dal grandissimo valore emotivo, essendo stata conquistata sul circuito intitolato a Marco Simoncelli. Suzuki è un personaggio straordinario, oltre che un pilota velocissimo: da pelle d’oca.
VOTO 10 A SUZUKI