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PRIMA VOLTA QUEST’ANNO
Nei primi tre appuntamenti c’è sempre stato almeno un pilota italiano sul podio della MotoGP, ma dopo quattro gare (considerando anche Valencia 2018) si è purtroppo interrotta questa striscia positiva. Nel 2018, in quattro GP - Argentina; Olanda; Giappone e Malesia - non c’è stato neanche un pilota italiano nei primi tre al traguardo della categoria più importante.
ZERO, COME GLI ITALIANI SUL PODIO IN MOTOGP
DOMINIO ASSOLUTO
E’ già la seconda volta (in 4 GP), che Marc Márquez domina rimanendo intesta dal primo all’ultimo giro: era già accaduto in Argentina. Fino ad ora, quattro piloti hanno effettuato almeno un giro al comando (Márquez 59; Dovizioso 18; Rossi 8; Rins 7), mentre in Moto2 sono sette e in Moto3 addirittura 16.
UNO, COME I PILOTI AL COMANDO IN MOTOGP
MALE IN QUALIFICA
Per la prima volta in questa stagione Valentino Rossi non è stato il miglior pilota Yamaha al traguardo, anche a causa delle pessime qualifiche che lo hanno visto piazzarsi solo 13°, e quindi costretto a partire dalla quinta fila. E’ già la seconda volta nel 2018 - quindi il 50% delle volte - che Rossi fallisce l’ingresso in Q2. Nel 2018 era accaduto tre volte in tutta la stagione: 14° in Austria; 17° ad Aragón; 16° a Valencia.
DUE, COME LE VOLTE DI ROSSI ESCLUSO DALLA Q2
NON PASSA LO STRANIERO
Jerez è la pista dove i piloti spagnoli hanno vinto più volte in MotoGP: non è quindi così anomalo che domenica abbiano monopolizzato il podio. Curiosamente, Márquez, Rins e Viñales , erano arrivati nello stesso ordine anche ad Assen nel 2018: il GP d’Olanda fu l’unica gara della passata stagione a ospitare tre spagnoli ai primi tre posti in MotoGP.
TRE, COME I PILOTI SPAGNOLI SUL PODIO
PRIMO ANCHE… NELLE CADUTE
Con l’anomala caduta nel warm up, Marc Márquez ha conquistato la vetta anche nella speciale classifica delle scivolate: quattro, come Jack Miller e Johann Zarco. In Moto2 i piloti primatisti di cadute sono Iker Lecuona e Jorge Martin con cinque, in Moto3 Tom Booth Amos e Can Oncu con sei.
QUATTRO, COME LE CADUTE DI MARQUEZ NEL 2019
MEGLIO O PEGGIO DEL 2018?
Le prestazioni di Jorge Lorenzo fanno naturalmente discutere: il confronto tra le prime quattro gare del 2018 e quelle del 2019 dice che Jorge quest’anno ha raccolto cinque punti in più dell’anno scorso. In realtà, Lorenzo sta facendo molto peggio dell’anno scorso, perché a Jerez cadde mentre si stava giocando il podio. Una situazione che lo stesso pilota definisce molto deludente.
CINQUE, COME I PUNTI IN PIU’ DI LORENZO
MOMENTO DIFFICILISSIMO
E’ un periodo duro per Andrea Iannone, che a Jerez è stato addirittura costretto a saltare il GP a causa dei postumi dell’infortunio al piede sinistro per una rovinosa caduta nelle FP4. Sono così sei GP consecutivi, che, per un motivo o per l’altro, Iannone non arriva al traguardo nei primi 10: l’ultima volta che c'era riuscito fu in Australia, quando si classificò secondo con la Suzuki.
SEI, COME I GP FUORI DAI 10 DI IANNONE
DIFFICILE ESSERE COSTANTI
Sono solo sette i piloti in MotoGP che hanno conquistato almeno un punto in tutti i 4 GP: Rins, Dovizioso, Rossi, Petrucci, Nakagami, P.Espargaró e Zarco. In Moto2 ci sono riusciti in cinque (Schrötter, Marini, Bastianini e Locatelli), cinque anche in Moto3 (Canet, Antonelli, Dalla Porta, Vietti e Migno).
UN’ATMOSFERA MERAVIGLIOSA
Il GP di Spagna è uno dei più affascinanti di tutta la stagione. La pista è bellissima, la gente super appassionata, l’atmosfera incredibile: è una di quelle gare che un appassionato di moto dovrebbe vedere almeno una volta nella vita. Bello dire: io c’ero.
VOTO 8, A JEREZ DE LA FRONTERA
LA VITTORIA PIU’ SIGNIFICATIVA
I successi in Qatar e in Argentina erano stato più emozionanti, ma questo è stato più significativo: si, perché dopo la caduta in Texas, dopo i grandi problemi tecnici del venerdì, e dopo le tre scivolate in tre turni, in passato Lorenzo Baldassarri avrebbe perso la testa. Questa volta no: Lorenzo ha reagito alla grande, sfruttando al meglio anche un paio di circostanze favorevoli scaturite dopo la carambola iniziale e il conseguente accorciamento della gara a 15 giri. Bravo Balda.
VOTO 9, A LORENZO BALDASSARRI
UN’EMOZIONE GRANDISSIMA
La prima vittoria conquistata sulla stessa pista dove Marco Simoncelli aveva ottenuto il suo primo successo in 125 nel 2004; il primo podio per Tatsuki Suzuki; la prima doppietta (anche nel 2004, il compagno di squadra di Simoncelli, Jenkner, era finito secondo).
E’ stato davvero un GP indimenticabile per il team Sic58 e per il suo proprietario, Paolo Simoncelli: una grande emozione che ha coinvolto tutto il paddock. Da brividi.
VOTO 10, A PAOLO SIMONCELLI