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MISANO ADRIATICO - C’è un bel sole e una temperatura quasi ideale a Misano, con un grip inferiore all’anno scorso per il trattamento fatto per migliorare l’asfalto con il bagnato. Dato che si è provato qui a fine agosto, le FP1 sono state un po’ differenti dal solito, perché si è già partiti con una buona base e i piloti non hanno avuto bisogno di prendere confidenza con la pista.
Come nei test, il più veloce è stato Fabio Quartararo, autore di una paurosa imbarca al curvone: è stato bravo a controllare la sua moto, non cadendo. Quartararo è costantemente veloce, così come lo è la Yamaha, con Maverick Vinales terzo (ottimo passo), Franco Morbidelli settimo e Valentino Rossi nono (a 1”029): Valentino ha usato lo scarico sdoppiato, il forcellone in carbonio e la nuova appendice aerodinamica sul disco anteriore (tutte le foto nel live).
Ancora più del solito, la Honda è solo Marc Marquez, secondo a 0”376 senza aver montato la gomma morbida nel finale. Marquez va fortissimo, gli altri piloti Honda vanno pianissimo: Cal Crutchlow è 16esimo a 1”359; Takaaki Nakagami è 17esimo a 1”415, Jorge Lorenzo è 21esimo a 2”1. Il distacco di Jorge è elevatissimo, ma nemmeno poi così grande se paragonato a Crutchlow: la Honda si conferma moto ostica. Che Jorge vada piano, comunque, è confermato da una immagine eloquente: Tito Rabat, a fine turno, è caduto per evitare Lorenzo, che non stava andando piano, era semplicemente molto lento cercando però di spingere al massimo.
Grande prestazione di Michele Pirro, quarto a 0”551: Michele conosce bene Misano, ma la differenza l’ha fatta lui, con una Ducati che con i piloti ufficiali fatica, come peraltro si era già visto nei test, con Danilo Petrucci ottavo e Andrea Dovizioso solo 11esimo a 1”121. C’è da lavorare. Bene l’Aprilia con Aleix Espargaro, quinta davanti alla KTM del fratello Pol, mentre Andrea Iannone, che ha al suo fianco il nuovo capo tecnico Pietro Caprara, è 19esimo e lontanissimo, rallentato anche da una caduta, fortunatamente senza conseguenze.