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AUSTIN - Fuori Marc Márquez, la pista vuota davanti a sé: inevitabilmente, Valentino Rossi ha iniziato a pensare alla vittoria. Si è anche emozionato, per qualche secondo, poi ha cominciato a capire che se la sarebbe dovuta vedere con Rins.
«Quando è caduto Márquez, per qualche secondo, anche di più, ho perso un po’ di concentrazione. Devi mettere in ordine i pensieri, ce l’ho fatta, e pian piano ho staccato tutti. Poi è arrivato Rins. Era forte dappertutto: forse avrei anche potuto farcela a batterlo, ma ho fatto un paio di errori, e lui era più veloce. Era una buona occasione per vincere, non ci riesco da tanto: è un peccato. Ma ci riproveremo».
La Yamaha è arrivata bene nel finale?
«Rins alla fine era messo un po’ meglio di me, si fermava molto bene, andava forte in accelerazione. Inoltre, in un paio di curve faceva belle linee per evitare le buche, era un po’ più veloce di me. Se avessi fatto tutto perfetto, magari un attacco disperato all’ultimo giro l'avrei tentato, ma non è stato possibile. Ho spinto al 103%, ma non al 120%, non volevo strafare e cadere».
Cosa è successo nel primo lungo che hai fatto?
«Quando mi ha passato volevo controllarlo, ma alla 12 ero molto veloce, e anche se non ho staccato forte ero molto più efficace di lui, ho dovuto mollare i freni per non centrarlo».
Nonostante i tuoi tanti anni gare ti emozioni ancora quando sei in testa? Quasi incredibile…
«E’ così, quando Márquez è caduto mi sono emozionato. Ho mantenuto la concentrazione e abbiamo fatto una gara velocissima, molto più del 2018: abbiamo dato 8 secondi al terzo. Non è bastato: Rins è stato più bravo. C’è tanto lavoro da fare, ma siamo sulla buona strada».
E adesso, Jerez...
«Negli ultimi due anni è stata una delle piste più difficili per noi, siamo andati veramente piano: sarà una prova importante per capire la nostra competitività».
Rins ha detto che da piccolo eri il suo idolo.
«Di questi piloti che dicono che sono il loro idolo ne ho sentiti tanti, ma non è vero… E Brivio (il team manager Suzuki e grande amico di Rossi, NDA) adesso lo togliamo dalla chat (ride, NDA)».
Ci pensi al mondiale?
«Io penso che Márquez sia sempre il favorito, anche se ha sbagliato. Dovizioso è primo, io a tre punti, Rins a due da me, e poi Marc: campionato apertissimo tra questi quattro. Io la domenica sono sempre andato forte, anche in Qatar: bisogna crederci».