MotoGP 2019. Rossi: “Siamo lenti ovunque”

MotoGP 2019. Rossi: “Siamo lenti ovunque”
Inizio complicato per Yamaha e Valentino, solo 16esimo dopo le libere: “Credo che le gomme non si sposino con la nostra moto e questo asfalto, che ha tanto grip, ma i nostri problemi rimangono. La M1 è difficile da guidare, fatichiamo a fare qualsiasi cosa”
3 maggio 2019

JEREZ - L’inizio è preoccupante: Valentino Rossi e la Yamaha cercavano risposte importanti su una pista che in passato gli aveva creato tante difficoltà, ma il primo responso è stato negativo.

«E’ stata una giornata difficile: sapevamo che qui avremmo potuto soffrire, ma speravo che andasse meglio del 2018, per le modifiche fatte alla moto, per i risultati ottenuti fin qui e per il nuovo asfalto. Invece, siamo lenti, non abbiamo il passo, si fatica a spingere. Credo che molto dipenda dal mancato matrimonio tra le gomme, la nostra moto e questa pista».

Il nuovo asfalto non vi aiuta?

«E’ stato fatto un ottimo lavoro, c’è un buon grip, ma i nostri problemi sono gli stessi. Abbiamo provato a modificare qualcosa nelle FP2, ma non ha funzionato. Siamo tutti più veloci di un secondo rispetto all’anno scorso, ma il nostro distacco dai migliori rimane più o meno quello».

Non andare forte qui significa avere difficoltà per tutta la stagione?

«No, non credo sia la risposta definitiva: può essere benissimo che a Le Mans, alla prossima gara, torneremo velocissimi. Comunque è solo venerdì, non bisogna abbattersi: domani proveremo altre soluzioni».

Hai detto di aver fatto delle modifiche nelle FP2: cosa cercavi?

«Abbiamo cambiato il bilanciamento, per migliorare la frenata e l’entrata in curva, ma non ha funzionato».

Sei sorpreso da queste difficoltà?

«Probabilmente sarebbe stato sorprendente essere molto competitivi… Ci speravamo, ma per qualche motivo questa pista ci va indigesta, la moto è difficile da guidare, siamo lenti ovunque, facciamo fatica a fare qualsiasi cosa. Ma è solo una gara ed è solo venerdì».

Domani, nelle FP3, con la temperatura più bassa si andrà presumibilmente molto più forte.

«Il primo obiettivo è entrare nei primi dieci: le FP3 saranno quasi un turno da qualifica. Si lavorerà un po’ per la gara, poi si monteranno le soffici per cercare di entrare direttamente in Q2: non riuscirci, ti può cambiare il GP».

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