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ZELTWEG - Gli spunti, le considerazioni e le domande dopo il GP d'Austria 2019.
Quali sono state le chiavi del GP?
1) La sicurezza di Dovizioso. Dopo prove nelle quali ha potuto lavorare come più piace a lui, Andrea è partito sicuro di potersela giocare. Per questo ha attaccato subito Marquez, ha resistito al suo tentativo di strappo, fino all’ultimo, incredibile sorpasso finale;
2) Soffice contro media. Chi ha scelto la soffice posteriore, come Dovizioso e Quartararo, ha avuto un vantaggio su chi ha optato per la media. Piccolo, ma c’è stato;
3) La partenza di Vinales. Maverick partiva quarto, ma alla fine del primo giro era sesto, per poi retrocedere al settimo posto nel passaggio successivo: lì ha perso la possibilità di giocarsi il podio;
4) La partenza di Rossi. Viceversa, al via Valentino ha recuperato tre posizioni, e al secondo giro era quinto: questo gli ha permesso di arrivare davanti al compagno di squadra;
Quartararo secondo e Rossi decimo sullo schieramento: le qualifiche sono state decisive sulla migliore prestazione finale di Fabio?
Sì, ma solo in parte. Vediamo il cronologico. Alla fine del primo giro, Quartararo era 1, con Rossi 7 a 1”324; 2 giro: Quartararo 1, Rossi 5 a 1”270; 3 giro: Quartararo 1, Rossi 5 a 1”238; 6 giro Quartararo terzo, Rossi quinto a 0”907 dal francese; 8 giro Quartararo terzo, Rossi quarto a 0”734; 9 giro Quartararo terzo, Rossi quarto a 0”441.
Quindi Rossi a questo punto stava recuperando, ma dal giro successivo ha cominciato a perdere costantemente dal francese. Quindi non è stata solo la posizione di partenza a permettere a Quartararo di arrivargli davanti.
Cosa è successo a Pol Espargaro e Cal Crutchlow, finiti fuori al secondo giro?
Il pilota della KTM ha avuto un problema, probabilmente elettronico: la moto si è ammutolita alla prima curva. Crutchlow, che era alle sue spalle, se l’è trovato fermo in traiettoria ed è caduto.
Come mai Danilo Petrucci è arrivato solo nono a 17”350?
Risponde Petrucci: “L’errore più grande l’ho commesso in qualifica, perché nelle FP3 e nelle FP4 avevo un buon passo. Purtroppo la caduta ha compromesso pesantemente la mia gara. Inoltre, sabato ero stato veloce con la dura all’anteriore, ma non ho avuto il coraggio di montarla in gara: così mi mancava sostegno, non ero efficace in frenata. Come se non bastasse, alla prima curva mi sono quasi toccato con Pol Espargaro e sono finito 13esimo”.
Zarco, 12esimo, riuscirà mai a guidare la KTM?
Probabilmente no, tanto che il francese ha chiesto alla Casa austriaca di rescindere il contratto a fine stagione (notizia confermata oggi da KTM), tanto è vero che è stata fatta un’offerta a Jack Miller. L’australiano dovrebbe rimanere in Ducati, ma ancora non c’è l’ufficialità. Tornando a Zarco, la sua situazione è sempre più complicata, questa moto non riesce proprio a guidarla.
Giri veloci in gara (tra parentesi il giro in cui è stato realizzato).
Dovizioso 1’23”827 (5); Marquez 1’24”014 (5); Miller 1’24”349 (5); Quartararo 1’24”448 (5); Rossi 1’24”507 (5); Oliveira 1’24”520 (5); Vinales 1’24”550 (7); Rins 1’24”591 (13); Petrucci 1’24”696 (10); Morbidelli 1’24”714 (12); Bagnaia 1’24”769 (11).
Le tre più belle frasi del GP
3) Marc Marquez: “Se vinci il titolo, nessuno si ricorderà di questa gara e del sorpasso di Dovizioso finché non torni qui l’anno successivo”;
2) Valentino Rossi: “Dovizioso non è un pilota forte, è un campione”;
1) Romano Fenati: “Questa non è una vittoria come tutte le altre”.