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LOSAIL – E’ Maverick Vinales a conquistare la prima pole stagionale, davanti ad Andrea Dovizioso e a Marc Marquez. Settimo Danilo Peterucci (disturbato da Marquez), ottavo Franco Morbidelli, 13esimo Pecco Bagnaia, 14esimo Valentino Rossi, 15esimo Jorge Lorenzo, 19esimo Andrea Iannone.
Dopo quanto visto nelle prove, Danilo Petrucci sembrava il candidato numero uno alla pole position; deve averlo pensato anche Marc Marquez, che sia con la prima gomma soffice sia con la seconda, si è attaccato al pilota della Ducati, infastidendolo in maniera evidente – sia chiaro: non sono state fatte scorrettezze, ma l’azione di Marc è stata premeditata e Danilo non è riuscito a reagire -, costringendolo a mollare il gas sia la prima sia la seconda volta. Con la prima gomma morbida, Petrucci ha chiuso settimo, con Marquez quarto; poi, con la seconda, Danilo ha di nuovo rallentato per non tirare il rivale, ma nell’ultimo giro ha comunque dovuto spingere, rimanendo però settimo, permettendo a Marquez di risalire al terzo posto. E’ finita con il box Ducati imbufalito, ma non può fare niente: Petrucci è ormai un punto di riferimento e deve abituarsi a questi giochetti.
«Siamo contenti che il campione del mondo abbia paura di noi» ha dichiarato il team manager Davide Tardozzi, che, se non altro, può celebrare la prima fila di un Andrea Dovizioso, che dopo aver faticato più del previsto sia nei test sia ieri, si porta al secondo posto, dimostrando che quando conta, lui c’è.
«Avevamo perso feeling nei test, con il lavoro e la calma siamo riusciti a recuperare una situazione critica. Ma i tempi contano poco, in gara, con il freddo e il vento può cambiare tutto» commenta Dovizioso, che ha fatto un netto passo in avanti anche nel passo. Se la può giocare.
YAMAHA: BENISSIMO VINALES (E NON SOLO), MALISSIMO ROSSI
Per come sta andando, però, forse il favorito è Vinales, molto veloce e, soprattutto, costante e determinato. Chissà se vedere Rossi così in difficoltà – non ha passato la Q1 – gli ha dato l’ulteriore carica: fatto sta che Maverick ha guidato alla grande, è stato tra i pochi a non preoccuparsi degli altri e a girare da solo, conquistando il miglior tempo sia con la prima sia con la seconda gomma. La sua voglia ha fatto la differenza: ha il passo per vincere. Ma in Yamaha si sorride anche per il quinto tempo di Fabio Quartararo, incredibile debutto in MotoGP, e l’ottavo tempo di Franco Morbidelli, mentre si interroga sul 14esimo posto di un Valentino Rossi irriconoscibile, lento in ogni circostanza: con il caldo, con il vento, con l’umidità, con le gomme soffici. Difficile capire le difficoltà del nove volte campione del mondo.
ATTENTI A MARQUEZ
I favori del pronostico sembrano essere per Vinales e le due Ducati, ma Marquez è lì, sornione, pronto a giocarsela, come ha dimostrato in qualifica. La Honda rimane molto delicata sull’avantreno, come dimostrano le due cadute sia di Marc sia di Jorge, finito a terra pesantemente nelle FP3 alla curva sei e in Q1 alla curva 2, fortunatamente in maniera meno violenta. In quel momento, Lorenzo si stava giocando l’accesso alla Q2, che ha fallito proprio per la scivolata, superato da un bravo Nakagami. Vedere cadere così tanto Jorge è piuttosto strano, ma sembra confermare che con la Honda si può andare molto veloci, ma bisogna stare molto attenti. Non solo: alla curva 2, sono caduti un sacco di piloti tra FP4 e qualifiche, a conferma che con queste temperature il tracciato diventa molto insidioso: Lorenzo aveva chiesto ripetutamente il cambio di orario, dalle 20 alle 19, lasciando ieri piuttosto seccato la Safety Commission. Il cambio di orario era probabilmente opportuno, ma non si poteva pensare di farlo il giorno prima del primo GP: bisognava pensarci prima, ma, come al solito, non è stato fatto.
GLI ALTRI
Molto bene Jack Miller, che ha fatto il suo miglior giro in assoluto del 2019, bene Cal Crutchlow, sesto dopo essere passato dalla Q1, incoraggiante il 12esimo posto di Aleix Espargaro, mentre Andrea Iannone continua a fare fatica. Malissimo, la KTM: Pol Espargaro è 16esimo, Johann Zarco addirittura 21esimo.
Pos. | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora | Distanza 1st/Prev. |
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1 | 12 | Maverick VIÑALES | SPA | Monster Energy Yamaha MotoGP | Yamaha | 329.3 | 1'53.546 | |
2 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Mission Winnow Ducati | Ducati | 342.0 | 1'53.744 | 0.198 / 0.198 |
3 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 346.0 | 1'53.745 | 0.199 / 0.001 |
4 | 43 | Jack MILLER | AUS | Alma Pramac Racing | Ducati | 344.7 | 1'53.809 | 0.263 / 0.064 |
5 | 20 | Fabio QUARTARARO | FRA | Petronas Yamaha SRT | Yamaha | 335.1 | 1'53.946 | 0.400 / 0.137 |
6 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | LCR Honda CASTROL | Honda | 346.4 | 1'54.095 | 0.549 / 0.149 |
7 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Mission Winnow Ducati | Ducati | 338.7 | 1'54.200 | 0.654 / 0.105 |
8 | 21 | Franco MORBIDELLI | ITA | Petronas Yamaha SRT | Yamaha | 332.4 | 1'54.236 | 0.690 / 0.036 |
9 | 30 | Takaaki NAKAGAMI | JPN | LCR Honda IDEMITSU | Honda | 336.7 | 1'54.239 | 0.693 / 0.003 |
10 | 42 | Alex RINS | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 335.5 | 1'54.257 | 0.711 / 0.018 |
11 | 36 | Joan MIR | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 338.7 | 1'54.390 | 0.844 / 0.133 |
12 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 342.2 | 1'54.917 | 1.371 / 0.527 |