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E’ il pilota più richiesto della vigilia del GP d’Australia: ecco l’intervista rilasciata da Johann Zarco ai microfoni di Sky.
Johann, sembri molto sereno e rilassato
«Questo è lo Zarco vero!».
Non sappiamo ancora il finale, ma si può dire che questa è una favola?
«Sì, è fantastico essere qui. Sono stato tre gare a casa a guardare gli altri: ricevere la chiamata di Lucio Cecchinello mi ha aiutato a digerire la scelta di lasciare la KTM. In questo periodo ho capito che io voglio correre: questo mi permette di non essere fuori dalla stagione. Diciamo che mi sono preso una pausa di tre gare: mi sono allenato bene a casa, arrivo con energia fresca, potrò vedere cosa posso fare e ripartire da zero anche con le mie sensazioni».
Yamaha ti voleva come collaudatore, ma tu hai preferito correre...
«Sì, è così. Quando ho preso la decisione di non continuare con KTM, l’idea era andare in un test team per rimanere comunque in MotoGP. Ma quando sono stato a casa ho capito che ancora volevo fare il pilota, più del collaudatore: sapevo di dover fare una scelta, perché se vai su una Honda non puoi tornare alla Yamaha. Ma io volevo correre, ho sempre l’illusione di trovare una moto per il prossimo anno: c’è sempre il punto interrogativo su Lorenzo, si dice che potrebbe non continuare. La Honda mi ha detto chiaramente di non farmi illusioni, ma io voglio correre, ho ritenuto che questa opzione sia la migliore per me».
Qual è l’obiettivo per queste tre gare, e cosa ti aspetti dal 2020?
«Se non dovessi correre in MotoGP, potrei pensare alla Moto2… L’obiettivo? Difficile da dire: mi piacerebbe stare nei dieci, ma è la prima volta con una moto che non conosco. Domani, considerando le previsioni meteo, bisogna entrare in pista per puntare alla Q2:
so che è difficile, ma bisogna provarci».
Ci hanno detto che hai visto i dati di Márquez...
«Ci sono delle cose che possiamo guardare, non tutte, ma è difficile capirle dai dati. Bisogna solo entrare in pista e vedere cosa accadrà».
Questa occasione può essere la svolta?
«Magari! Stando tre settimane a casa ho capito quanto sia importante avere la testa leggera per sfruttare il 100% di te stesso...Ecco, voglio sfruttare tutto il mio 100%».
Cosa ti aspetti dalla Honda, che non è una moto esattamente facile...
«Difficile da dire, tanti dicono che la moto è complicata, lo afferma anche Crutchlow alla sua maniera. Non so cosa aspettarmi, bisogna dare il massimo per sfruttarla al meglio: vedremo che tempi verranno, nel 2019 ho faticato tanto e mi ha fatto male».