MotoGP 2020. A. Marquez: “Per sfruttare la Honda, devi essere un pilota completo”

MotoGP 2020. A. Marquez: “Per sfruttare la Honda, devi essere un pilota completo”
Appena tagliato il traguardo, Marc ha scritto sui social: “Ciao a tutti, sono il fratello di Alex”. Un bel modo per dire che lui è lì per meriti, non perché raccomandato. E adesso Alex può festeggiare un podio importante: “Gli errori mi vengono perdonati meno che ad altri piloti. L’obiettivo è essere competitivi nel 2021”
18 ottobre 2020

Il complimento più bello, manco a dirlo, lo riceve da Marc che sui social scrive: “Ciao a tutti, sono il fratello di Alex”.  Geniale. “Lui è molto intelligente: anch’io sono orgoglioso di essere fratello di Marc” dice Alex Marquez un po’ emozionato. Il commento di Marc è la perfetta sintesi per far capire che Alex è lì in quel posto per meriti, non perché “fratello di…”, come in tanti, quasi tutti hanno detto in questi mesi. Ma al secondo podio consecutivo, si può certificare che il giovane Marquez si è guadagnato il posto.


“Speravo di poter conquistare un podio prima della fine dell’anno sull’asciutto per preparare al meglio la prossima stagione: il vero obiettivo è essere veloci nel 2021. Oggi mi sono divertito un sacco, ho anche pensato di vincere, ma un errore alla prima curva quando mancavano due giri al termine mi hanno fatto perdere il contatto con Rins”.

 

Il cambiamento di risultati è dovuto a un miglioramento della moto o al pilota?

“Nei test di Misano abbiamo provato alcune novità importanti per la messa a punto, per riuscire a guidare questa moto come fa Marc. Ma anche gli altri piloti Honda hanno fatto un passo in avanti. Per andare forte con questa moto devi essere un pilota completo, non puoi essere forte, per esempio, in staccata e debole in accelerazione, non te lo puoi permettere. E’ per questo che Marc cade spesso nelle prove, perché prova sempre ad andare al limite per sfruttarla al meglio. Per quanto mi riguarda, ogni volta la capisco un po’ meglio”.

 

Quanto la pista ti ha aiutato?

“Aragon è una pista adatta al mio stile di guida e anche alla Honda, Marc è sempre stato molto veloce qui. Io faccio un passo alla volta, sapevo di poter fare bene qui”.

 

Ho una mia teoria: con Marc regolarmente in pista, saresti cresciuto più velocemente; cosa ne pensi?

“E’ vero che per la Honda avere uno come Marc in pista è tutto più facile, perché lui sa a che livello è la moto, con lui si capisce subito se il limite è la RC213V o il pilota. Con me, invece, è stato un po’ più difficile capire questo: non so se con lui in pista sarebbe stato più semplice, ma è una possibilità”.

 

Questo risultato è una rivincita verso tutti quelli che ti davano del “raccomandato”?

“Essere fratello di Marc non è facile ed è vero che se fai un errore, la gente ti critica più degli altri proprio per essere fratello di… Ma per me, avere lui è un grande vantaggio, ho imparato tanto da Marc, ho la possibilità di allenarmi con il pilota più forte di tutti”.

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