MotoGP 2020. Andrea Dovizioso: “Come in F.1, i primi giri determineranno il risultato”

MotoGP 2020. Andrea Dovizioso: “Come in F.1, i primi giri determineranno il risultato”
Andrea sbaglia in FP3 e in Q1: dovrà partire dalla sesta fila: “Al mattino non avevo le giuste sensazioni per spingere, mentre nel turno cronometrato la pioggia mi ha impedito di sfruttare la seconda gomma”. Sulla gara: “A parte i due piloti Suzuki, per gli altri sarà difficile rimontare”
14 novembre 2020

Per la seconda volta nel 2020, Andrea Dovizioso partirà dalla 17esima posizione, per il terzo GP dalla sesta fila: diciamo che le qualifiche rimangono il limite del futuro pilota di motocross.
“Abbiamo lavorato duramente sul passo, ero soddisfatto: per questo sono disperato di essere così indietro. Purtroppo, in Q1, quando ho montato la seconda gomma ha cominciato a piovere più forte e non ho più avuto la possibilità di migliorare. Morbidelli e Nakagami sembrano avere un passo decimante migliore, ma con gli altri siamo lì”.

Nelle FP3, invece, cosa è successo?
“La pista non era in buone condizioni, non avevo le giuste sensazioni per spingere: così sono rimasto fuori dai 10”. Purtroppo il meteo non ci ha fatto fare dei turni normali e in Q1 bisognava trovarsi nella giusta posizione. Io ero dietro a Rins, ho provato a essere più veloce di lui, ma chi era più indietro ha poi fatto i migliori tempi. Poi la pioggia ha congelato la classifica. Questo, purtroppo, compromette la gara: fossi partito anche solo dalla terza fila, si poteva fare bene. Quest’anno è molto difficile rimontare, anche per la gomma: chi ci è riuscito, è perché era molto a posto con la moto”.

Sembra che Miller abbia provato qualcosa di nuovo.
“Non lo so, ma non credo si tratti di pezzi nuovi, soltanto messa a punto”.

Domani potrebbe essere una gara particolare, sia perché, teoricamente, ci sarà il sole e quindi condizioni un po’ differenti, sia perché chi si sta giocando il mondiale, Morbidelli a parte, scatterà da dietro: cosa ti aspetti?
“I primi giri faranno tantissima differenza: Rins e mir possono recuperare, gli altri no. Siamo in tanti con un passo simile: credo che la posizione alla fine del terzo giro determinerà al 70% la gara, tranne che per le Suzuki. Credo che Mir se riuscirà a stare tranquillo, nonostante quello che c’è in palio, possa fare una buona rimonta; Morbidelli può vincere se partirà davanti da solo; Miller è molto carico e Nakagami è veloce. Quando sei in 16 con un passo simile, la posizione dei primi giri fa la differenza”.

Sembra un po’ la F1…
“Il livello di piloti e moto è talmente alto che fa diventare fondamentai i primi giri. Sì, sotto questo aspetto sembra un po’ la F.1, è un po’ brutto”.

L’umore per queste ultime gare com’è?
“Non ho niente da aggiungere a quello che ho detto fino adesso: mi sarebbe piaciuto finire in modo differente, ma non essere competitivo complica tutto. Ci si diverte meno, anche perché questa è una annata particolare, senza amici e tifosi in circuito”.

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