Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Non c’è pace per Andrea Dovizioso in questa stagione, nemmeno adesso che ha annunciato di stare a casa nel 2021. In un articolo pubblicato oggi sulla Gazzetta, il collega Paolo Ianieri ipotizza che la proposta di penalizzare la Yamaha, per la questione delle valvole irregolari, togliendogli solo i punti come costruttore, lasciandoli però ai piloti, sarebbe arrivata proprio dalla Ducati. Se davvero fosse così, sarebbe inconcepibile. L’intervista a Dovizioso parte, immancabilmente, da questo.
“E’ una situazione difficile, ma se dico qualcosa il mio manager (Simone Battistella, NDA) mi ammazza… Solitamente i piloti non sono coinvolti in queste vicende, io non c’ero a quella riunione, non so cosa è stato detto. Sicuramente la situazione è molto strana, vorrei capirne di più. Se il motore era illegale, andavano penalizzati anche i piloti, ma non voglio dire di più. Sicuramente la situazione è strana”.
Già settimana scorsa avevi detto di volerne sapere di più; Ducati non ti ha detto nulla?
“Non ho avuto risposte dalla Ducati, voglio capire meglio. Strano per tutti, ma alla fine la pensano tutti allo stesso modo: non è normale quello che successo. Ma non voglio commentare finché non avrò elementi per farlo”.
Certo, è un po’ brutto finire così il rapporto con Ducati.
“Io sono un buono, mi scoccia moltissimo questa situazione. Non c’era nessuna intenzione di creare tensione, fosse stato per me sarebbe andata diversamente”.
Ma qual è il sentimento per quelle che potrebbero anche essere le ultime due gare della tua vita?
“Contrastante. In questo momento, bisognerebbe solo vedere i lati positivi e godersi questi due GP, ma è dura. Ma lo è perché comandano le sensazioni che hai con la moto, questo fa la differenza. Tutta la situazione non è simpatica, ma non è nuova: se fossi veloce, ci passerei sopra, anche considerando che l’ultima gara sarà ulteriormente stimolante, perché in un circuito nuovo per tutti. E’ vero che ci abbiamo girato con le moto stradali, ma con la MotoGP cambia tutto”.
Si può pensare a una reazione di orgoglio, a un Dovizioso disposto a tutto per fare bene?
“Magari fosse solo una questione di orgoglio per fare un buon risultato! Ultimamente, però, ho solo perso dei punti, è difficile pensare di recuperarli, anche se a Valencia si può fare un buon passo in avanti con piccole cose. L’atmosfera è molto difficile, mi concentro per fare il meglio, ma dipende da tante situazioni. Vorrei finire nei primi tre in campionato, ma sarà molto difficile, non sono in una posizione di forza”.
Oggi, però, le Ducati sono andate molto meglio rispetto a settimana scorsa.
“Sì, e non so perché. E’ vero che le condizioni sono molto differenti, quasi ideali, perché non c’è vento e la temperatura è quella giusta. In gara, nella seconda parte, devo capito delle cose e adesso stiamo procedendo su quella strada: ho più fiducia sull’anteriore , siamo più consistenti, anche se non velocissimi: dobbiamo recuperare 2-3 decimi rispetto a quelli più veloci. Sarà fondamentale andare in Q2 e conquistare una delle prime due file. Siamo andati abbastanza bene, ma tanti, troppi hanno un buon passo: è facile essere quinto, come 15esimo sulla griglia”.