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Vince Dovi, perde la Ducati? No, la Ducati vince, perché Andrea ha potuto sfruttare una grandissima competitività, ma la Ducati perde per tutto quello che è successo in questi mesi. E la domanda è: perché? Perché si è arrivati a questo punto, perché non si è capito prima che Dovizioso è uno che fa la differenza, non uno che arriva sempre secondo. Andrea ha vinto alla grande, di forza, in un GP che poteva diventare drammatico: in una scellerata manovra alla curva 2, Zarco si è infilato all’interno di Morbidelli, ma ha dovuto inevitabilmente allargare la traiettoria, facendo poi lo sgambetto all’anteriore di Morbidelli, volato via a grandissima velocità, come Zarco. E, poi, la Yamaha di Morbido è volata altissima, cadendo in pista alla curva 3 a un centimetro da Rossi: è andata veramente bene, a tutti.
I primi otto giri erano finiti con Pol Espargaro in testa: sembrava velocissimo. Poi, però, in gara2 Pol non era più competitivo come prima, fino a cadere coinvolgendo l’incolpevole Oliveira. Fuori Pol, il favorito sembrava essere Rins, che però ha esagerato cadendo al giro 10, mentre aveva Dovizioso nel mirino: è stato il momento chiave. Andrea ha preso un piccolo margine, mentre Miller, unico con la soffice anteriore, ha cominciato a calare, fino al sorpasso finale subito da Joan Mir, al primo podio in MotoGP: la Suzuki poteva vincere. Ma a vincere è stato Andrea Dovizioso, il giorno dopo aver detto alla Ducati: “Il mio futuro lo decido io”. La si può vedere come si vuole, ma è chiaramente una rivincita di un pilota troppo poco considerato.
E’ stato un GP disastroso per la Yamaha, salvata dal solito, vecchietto Valentino Rossi, finito a un niente da Brad Binder (grande rimonta la sua), dal quale ha preso anche una sportellata, finendo largo alla curva uno. Valentino ha però ricucito e con un altro giro sarebbe finito quarto, mentre Quartararo è ottavo e Vinales (ultimo alla terza curva) decimo. Ma importa poco. Oggi ha vinto Dovizioso. E ha perso la Ducati?
1 |
4 |
A. DOVIZIOSO |
28:20.853 |
2 |
36 |
J. MIR |
+1.377 |
3 |
43 |
J. MILLER |
+1.549 |
4 |
33 |
B. BINDER |
+5.526 |
5 |
46 |
V. ROSSI |
+5.837 |
6 |
30 |
T. NAKAGAMI |
+6.403 |
7 |
9 |
D. PETRUCCI |
+12.498 |
8 |
20 |
F. QUARTARARO |
+12.534 |
9 |
27 |
I. LECUONA |
+14.117 |
10 |
12 |
M. VIÑALES |
+15.276 |