MotoGP 2020 Catalunya. Franco Morbidelli: "I risultati dicono che Quartararo è più bravo di me"

MotoGP 2020 Catalunya. Franco Morbidelli: "I risultati dicono che Quartararo è più bravo di me"
Franco non completamente soddisfatto del suo quarto posto: “Sono arrabbiato per l’errore commesso: dovevo essere perfetto e non lo sono stato”. Sulla sua Yamaha: “Qui si è vista di più la differenza con le altre M1, ma evidentemente questo è il pacchetto che mi merito”
27 settembre 2020

Dopo una pole straordinaria e un’ottima partenza, si pensava che Franco Morbidelli potesse replicare lo strepitoso successo di Misano1. Invece, non tutto è andato come ci si aspettava.

“Rispetto al 2019, sono migliorato tanto, sono più professionale e serio e questo incide positivamente sui risultati e sul mio rendimento in pista. Credo di stare facendo bene e nonostante un paio di zero non per colpa mia, sono ancora quinto in campionato a 31 punti dalla vetta. E’ vero, però, che dopo la vittoria di Misano, ho creduto di poter lottare per qualcosa di più, anche in campionato: devo rilassarmi e pensare a divertirmi in moto, senza preoccuparmi della classifica”.

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Cosa è successo al 13esimo giro?

“Ero molto al limite con il posteriore, ho perso stabilità e quando ho frenato ho capito che non sarei stato dentro alla curva. L’idea migliore era forse quella di andare dritti, ma non sapevo bene come fosse la condizione dell’asfalto, così ho cercato di rimanere dentro e mi si è chiuso l’anteriore. Quasi cado, ma, fortunatamente, sono riuscito a rimanere dentro e a fare la chicane”.

Cosa pensi dell’errore di Rossi?

“Mi spiace, è stato sempre molto veloce e oggi era il più efficace di tutti. Ha fatto un errore, probabilmente è stato troppo 'caldo', aggressivo alla due”.

In rettilineo eri il più lento di tutti, anche delle altre Yamaha.

“La mia strategia era chiara: partire bene, fare il mio passo e spingere sperando di non consumare troppo le gomme. Ma la moto ha iniziato a scivolare e ho faticato. Effettivamente, credo che in questa gara si sia vista più chiaramente la differenza tra me e le altre Yamaha in rettilineo, forse perché essendo la temperatura più bassa, l’air box più grande delle M1 ufficiali gli dà un vantaggio”.

Che peccato, però. Non c’è una soluzione?

“Non voglio lamentarmi del pacchetto che ho a disposizione: evidentemente è quello che mi sono guadagnato con i risultati del 2019. Adesso devo guadagnarmi un pacchetto migliore, che poi è solo la moto ufficiale”.

Ma alla fine sei soddisfatto di questo risultato?

“Vedo il bicchiere mezzo pieno. Sono arrabbiato per l’errore che ho fatto, dovevo essere perfetto e non lo sono stato. Diciamo che c’è un quarto di delusione”.

Cosa ti aspetti da Le Mans?

“Tanto freddo… Credo che tutti saremo in difficoltà come le gomme: già avevamo sofferto nel 2019 per le temperature, figurarsi quest’anno. Per quanto riguarda le prestazioni, sinceramente non so bene cosa aspettarmi, nel 2020 è difficile fare previsioni, mi aspettavo di essere meno competitivo in piste dove poi siamo stati veloci”.

Personalmente credo che tu sia a livello di Quartararo ma lui ha vinto tre gare e tu una sola. Sbaglio la mia valutazione, o c’è dell’altro?

“Quartararo è primo nel mondiale con 31 punti più di me: per questo è più forte. Poi, è chiaro che io posso recriminare sulla rottura del motore a Jerez, sull’incidente con Zarco a Zeltweg e sul contatto con Aleix Espargaro a Misano2… Ma una delle frasi che mi dice sempre Valentino e che amo di più è che la bravura di un pilota sta scritta nei suoi risultati. Quartararo ha vinto tre gare, quindi è più bravo di me. E’ vero che abbiamo moto differenti, ma come valore assoluto lui è il più forte”.

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