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Tradito dalla voglia di vincere: in sintesi, è questo che ha portato Valentino Rossi a cadere al sedicesimo giro, quando Fabio Quartararo era ormai lì.
“Che peccato! E’ davvero un grande peccato. Dopo un fine settimana così, bisognava arrivare davanti. Potevo anche vincere, perché Quartararo nel finale ha rallentato tanto. Comunque il podio era sicuro. Ero veloce, devo riguardare bene cosa è successo, ma dai dati non sembra esserci differenza con il giro prima. Ero già entrato forte in quella curva, dovevo stare più attento: mi sono fatto ingolosire perché ero veloce. Volevo stare il più possibile vicino a Quartararo e avevo anche paura che nel finale tornassero sotto Ducati e Suzuki, che sono più gentili con le gomme. Ci ho provato, è stato un grande errore”.
Poche volte ti abbiamo visto così demoralizzato dopo una caduta.
“Sicuramente ero molto competitivo, uno dei più veloci anche con le gomme usate. Era una grande occasione: fino a lì avevo fatto tutto molto bene, non me l’aspettavo di cadere, ho anche perso punti importanti per il campionato. Per non buttarmi giù dal terrazzo questa notte devo pensare che ho fatto un buon fine settimana, ero lì e me la stavo giocando. Il campionato è chiuso, perché ho già tre 'zero' e ho fatto due errori di fila: due 'cappelle' mie che pesano in un mondiale così corto. L’aspetto positivo è che ci sono le basi per essere veloci fino al termine del campionato, posso andare forte su tutte le piste”.
Due errori consecutivi: casuali, o c’è dell’altro?
“Sono due errori molto diversi. A Misano avevo fatto delle modifiche sulla moto, non ero a mio agio; in più, sabato e domenica non ero in forma fisicamente. Oggi è stato tutto diverso, ero al limite: non sono due errori paragonabili”.
Perché hai sbagliato? Per troppa foga, per aver frenato troppo, per inesperienza…
“Tutti sapevamo che bisognava guidare forte, ma più che altro bene. Fino lì lo avevo fatto. Avevo voglia di vincere, volevo stare con lui. Diciamo che è stato un errore simile a quello di Bagnaia a Misano: si fa fatica a capire perché. Ma è successo, con la temperatura più bassa eravamo in difficoltà con l’anteriore. È stato comunque un mio errore”.
Ti puoi consolare con la grande vittoria di Marini.
“Sì, diciamo che il suo successo mi aiuta a digerire il mio errore: oggi lui è stato impressionante, come una macchina. Non ha fatto nessun errore, è stato perfetto, uno stile incredibile. Gli faccio i complimenti. Speriamo che non venga in MotoGP, altrimenti ci sarà un altro pilota difficile da battere…”.
Non c’è niente da fare: Valentino Rossi è un gigante.