MotoGP 2020, Chicho Lorenzo: "Honda è nei guai"

MotoGP 2020, Chicho Lorenzo: "Honda è nei guai"
Il padre del campione analizza la situazione del team HRC. Lo sviluppo della RC213V è andato in una direzione, manca il piano B
9 settembre 2020

"Marquez è un pilota molto aggressivo, che per poter guidare come vuole ha dovuto lavorare molto sulla muscolatura, è praticamente un culturista". Parola di Chicho Lorenzo, che sul suo canale YouTube MotoGPando ha analizzato in profondità la situazione Honda. Che con un Marquez fuori fino a data da destinarsi, si trova ad avere una moto cucita sullo stile di guida di un pilota molto particolare, e che nel giro di qualche anno è diventata da mezzo versatile e desideratissimo in una delle selle più temute del Mondiale.

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La direzione dello sviluppo è stata infatti pesantemente influenzata da Marquez, che ha convinto la Casa a forza di risultati a seguirlo in una direzione molto particolare, che ha reso molto difficile la guida per tutti gli altri. "Per lui è uguale che la moto sia difficile da guidare, perché con la sua forza e il suo stile molto aggressivo riesce a far sì che si comporti come gli piace. Honda ha un problema molto grave - hanno scelto di sviluppare la moto solo nella direzione di Marquez, e nessuno riesce più ad andarci forte tranne lui, nemmeno suo fratello. E adesso che Marquez è infortunato, Honda non riesce a raggiungere buoni risultati."

Una situazione che del resto avevamo già valutato e analizzato, al quale però Chicho offre una soluzione semplice ma allo stesso tempo molto impegnativa da un punto di vista dello sforzo. "Honda ha solo una soluzione: continuare a sviluppare la moto nella direzione di Marquez, ma creare allo stesso tempo una linea di sviluppo alternativa in una direzione che la renda più facile da guidare."

Non è un caso, del resto, che questa filosofia di sviluppo si sia radicalizzata con la partenza di Dani Pedrosa, figura preziosissima per lo sviluppo.

"Quando Marc è arrivato in Honda, la RC213V era stata sviluppata da Pedrosa, ed era una moto relativamente facile da guidare perché Dani è un pilota piccolo e poco muscoloso. Però, giustamente, comandano i risultati e quando Marquez ha iniziato a ottenere prestazioni migliori rispetto a Dani, gli ingegneri hanno iniziato a sviluppare la moto nella direzione voluta da lui. Una moto difficile da guidare, molto aggressiva, molto fisica. La prima vittima è stato proprio Dani."

"Quando è arrivato Lorenzo, si è trovato una moto molto complicata soprattutto all'avantreno. Non riusciva a caricare l'anteriore, facendo in modo che avesse grip e gli desse confidenza. Si è trovato ad essere lento, si è fatto male e alla fine ha gettato la spugna quando peraltro Honda aveva già iniziato a sviluppare la moto seguendo le sue indicazioni."

Una direzione che sta dando ottimi risultati a KTM, con le due vittorie di Binder a Brno e poi di Oliveira a Spielberg.

"Pedrosa è il loro collaudatore, e la moto sta evolvendo molto. La prima cosa che hanno fatto è stato modificare profondamente la ciclistica per diventare più facile da guidare. La prova è che sia Pol, che Binder che Oliveira stanno andando molto forte. Quando con una moto si possono esprimere piloti tanto diversi significa che la moto è davvero facile da guidare."