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Dall’inizio dell’anno si parla di problemi ai motori Yamaha, tanto che la Casa giapponese aveva chiesto alla MSMA - l’associazione dei costruttori - di poter intervenire sulle valvole, per questioni di sicurezza. Per farlo, però, avrebbe dovuto presentare alla MSMA una accurata spiegazione tecnica del problema, come ha fatto, per esempio, l’Aprilia per poter intervenire sui pistoni: la Casa di Noale lo ha fatto e ha avuto il via libera per modificare il motore, la Yamaha no, e ha ritirato la richiesta di intervento. Il problema sembrava risolto, ma da Valencia è arrivata la notizia che i propulsori Yamaha sono sotto inchiesta, per una presunta irregolarità delle valvole nei motori utilizzati a Jerez 1: in pratica, il pezzo in questione - le valvole, appunto - sarebbero differenti da quelle omologate nella “fiche” che tutti i costruttori devono depositare prima dell’inizio della stagione. I controlli sono già stati fatti e si è in attesa del responso: se l’irregolarità venisse confermata, allora si arriverebbe certamente a una sanzione per Fabio Quartararò, che vinse quella gara, per Maverick Viñales, secondo, e Franco Morbidelli, quinto, mentre Valentino Rossi fu costretto al ritiro proprio per la rottura del quattro cilindri della sua M1.
In questo anomalo 2020, dove purtroppo sta succedendo di tutto, c’è quindi anche il rischio che una Casa come la Yamaha venga sanzionata per irregolarità tecnica, cosa mai accaduta perlomeno negli ultimi 25 anni.
Al momento non ci sono altre informazioni: non resta che aspettare i risultati delle verifiche.