MotoGP 2020 di Catalunya, Valentino Rossi: "Un anno di contratto e la possibilità di continuare nel 2022"

MotoGP 2020 di Catalunya, Valentino Rossi: "Un anno di contratto e la possibilità di continuare nel 2022"
Valentino conferma che nel 2021 correrà nel team Petronas: “La firma non c’è ancora, ma mancano pochissimi dettagli: potrebbe arrivare durante il GP. Se l’anno prossimo sarò competitivo e tutti saremo contenti, andremo avanti anche nel 2022”
24 settembre 2020

Non c’è ancora l’annuncio ufficiale, ma secondo Valentino Rossi arriverà molto presto.

“Come avevo detto a Misano, cercheremo di mettere la firma entro questo GP: nelle scorse settimane, abbiamo definito la situazione, è tutto chiaro: correrò con Yamaha e con Petronas. Non c’è ancora il contratto perché è una cosa lunga e un po’ complicata e non abbiamo nessuna fretta. Ultimamente mi sembra che in MotoGP ci sia troppa fretta per firmare i contratti: ancora non è iniziata una stagione che già si parla di quella successiva. Siamo d’accordo con Yamaha e Petronas, ci sono da sistemare alcuni dettagli tecnici, sulla moto e sul team, ma l’accordo c’è”.

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Da quanto si sa, non potrai portare con te Alex e Brand, due dei tuoi meccanici storici.

“Sì, ci saranno il capo tecnico David Munoz, l’ingegnere elettronico Matteo Flamigni e il coach Idalio Gavira, ma Alex e Brand, purtroppo, non potranno venire. Ci ho provato in tutti i modi, ma non è stato possibile e mi spiace particolarmente: Alex mi aveva detto che mi avrebbe seguito ovunque e che avrebbe smesso quando smetterò io: mi spiacerà non fare la mia ultima gara insieme a lui e a Brand, anche perché adesso entro nel box e mi sento in famiglia”.

 

C’è un’agenzia che dice che sarà solo un anno di contratto, senza opzione.

“Beh, prima o poi dovrò smettere, che dite? Anche mia mamma mi ha detto questa cosa, preoccupata perché il prossimo potrebbe essere l’ultimo anno, ma prima o poi dovrà accadere, giusto? Abbiamo provato anche a ragionare su un anno più un anno di opzione, ma abbiamo deciso di fare un solo anno”.

 

Quindi, nessuna opzione, nel 2021 ti ritiri?

“No, tutto dipenderà dai risultati. Se nelle prossima estate saremo tutti contenti, io, Yamaha e Petronas, se lotterò per il podio o comunque sarò competitivo, allora c’è la possibilità di andare avanti. Non è una vera e propria opzione, ma è chiarito che se siamo tutti d’accordo, si può proseguire. Mi sono un po’ arrabbiato - anzi, arrabbiato non è la parola giusta, diciamo che abbiamo un po’ discusso - con Yamaha su questa cosa: sembrava ci fosse scritto un anno secco, invece c’è la possibilità di continuare se le cose vanno bene”.

 

Cosa ti aspetti da questo GP?

“Questa è una pista che mi piace tantissimo, una delle mie preferite da sempre. Negli ultimi due anni siamo stati competitivi, speriamo di esserlo anche quest’anno. C’è un lungo rettilineo dove sicuramente faremo fatica, ma ci sono anche tante curve dove si può fare la differenza”.

 

Tre gare consecutive, sei in sette settimane: è più dura dal punto di vista fisico o psicologico?

“Entrambe le cose: devo dire che questo schema di GP non mi piace tanto e correre due volte sulla stessa pista non dà le emozioni di sempre. Inoltre, aver fatto il test tra le due Misano è stato qualcosa di estremo. Adesso saranno tutte triple fino alla fine: quest’anno va così, ma spero che si torni alla normalità”.

 

Morbidelli ha detto di essersi molto emozionato per la telefonata di Spike Lee; uno come te, per chi potrebbe emozionarsi’

“Forse per la telefonata di un grande sportivo del passato. Ma sono anche un appassionato di musica e film mi affascinano attori e attrici. Ecco, magari la telefonata di uno di loro, che so, tipo Leonardo di Caprio. Nella mia vita ho incornato tanta gente famosa, forse vedrei volentieri qualcuno di Hollywood”.

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