Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Il giro secco non è certo il punto forte di Andrea Dovizioso. Ma vederlo 14esimo, con Pecco Bagnaia terzo è difficile da accettare, anche se Andrea non è uno specialista della qualifica.
“Bagnaia e Miller sono più veloci di me in qualifica: questo è chiaro. Loro guidano in maniera un po’ differente rispetto a me (e anche fra di loro), riescono a gestirla meglio. La verità è che io non sono a mio agio sulla moto, non riesco a essere efficace in frenata: devo capire qual è il modo per sfruttare meglio il nostro potenziale, non sto facendo il meglio che potrei: il modo in cui io piloto la Ducati non funziona. In questa GP, tanti piloti hanno migliorato la propria velocità; anche io sento sensazioni più positive, la moto è più facile da guidare con le gomme usate, ma gli altri hanno progredito di più”.
Domenica scorsa, però, sei salito sul podio.
“Lo avevo detto subito dopo la gara: ero contentissimo per il terzo posto, ma non per la nostra velocità. Non credo che sia arrivato in modo casuale, ma è chiaro che dobbiamo fare dei cambiamenti”.
Li farete già nel warm up?
“Sì, probabilmente sì, anche se non abbiamo ancora deciso al 100%. L’intenzione è fare qualcosa di diverso rispetto al passato, sapendo che se non funziona possiamo tornare alla base di domenica scorsa. Che non era niente di eccezionale, ma sappiamo come funziona”.
Quanto incide la mancanza del rinnovo del contratto?
“Non è questo il punto. La verità è che la situazione è molto differente dal 2019 per le gomme. Bagnaia e Miller sono stati bravissimi in un solo giro, bisogna fargli i complimenti. Ma fanno la differenza con la gomma nuova, non è una velocità assoluta: il nostro passo non è poi così differente. Io non sono mai stato uno che ha guardato troppo il tempo secco, devo pensare a come essere più efficace in gara. Non controllo bene la frenata e in queste condizioni tutto diventa più difficile. Non sono fluido, non guido come so che bisognerebbe fare, dobbiamo ancora centrare la messa a punto più giusta”.
Qual è l’obiettivo?
“Molto dipenderà dalla partenza e da quanto riusciremo a migliorare nel warm up. Su questa pista tutto si complica e stando dietro agli altri aumenta la temperatura delle gomme e di tutto il resto. Ma non penso troppo a cosa si potrà fare, sono più focalizzato sul warm up”.
Quanto incide la clavicola operata tre settimane fa?
“Zero: mi ricordo solo di aver subito un’operazione per il cerotto sulla spalla…”.
Marquez fuori, è un’occasione da sfruttare?
“In questo momento non penso al mondiale, ma a come fare per essere più veloce”.