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Non è una stagione facile per Andrea Dovizioso e quanto accaduto a Barcellona ha mostrato come sia sempre più importante partire davanti. L’analisi di Andrea parte da questo punto.
“Sicuramente la posizione di partenza fa sempre più la differenza, specie quest’anno che tutti i piloti e le moto sono molto vicini. Perdere secondi all’inizio della gara diventa sempre più problematico, oltre a quello che può accadere al via: a Barcellona è stato anche possibile recuperare da dietro in partenza, al di là di come poi è andata a finire, perché c’è tanto strada tra il via e la prima curva, ma in altri circuiti è quasi impossibile fare un recupero del genere”.
Forse è il caso di sacrificare un po’ la preparazione della gara per concentrarsi di più su una buona posizione in qualifica?
“No. Le carte che puoi usare sono le stesse per tutti, cambia poco il lavoro per la gara e per le qualifiche perché abbiamo un certo numero di gomme e da lì non ti puoi muovere. Non è per questo motivo che a volte non sono riuscito a entrare nei 10 nelle FP: è proprio una questione di adattamento alla gomma. Il metodo di lavoro non c’entra, è solo una questione di velocità”.
Com’è l’umore dopo quanto accaduto nell’ultimo GP?
“In quel momento ci rimani molto male, ti senti impotente nonostante tanta energia positiva per una buona partenza. Non è stata colpa mia, ma non ci puoi fare niente. Adesso bisogna tornare a essere più competitivi, ce la possiamo giocare qui a Le Mans: spero di poter fare bene, al di là delle condizioni climatiche. Voglio tornare a giocarmela con quelli davanti, così è molto difficile”.
Credi che sia l’ultima spiaggia per te?
“Per il campionato no, ma è fondamentale tornare a essere competitivi”.
Il freddo può essere un problema?
“Solitamente a Le Mans è la gomma anteriore a essere più al limite. Nel 2019 abbiamo corso con la soffice davanti, ma se sarà molto freddo potrebbe essere un problema”.
Come è andato il test a Portimao?
“Quando vedi da fuori una pista sembra sempre più grande e veloce, poi quando ci giri è molto differente. Mi sembra divertente, molto diverso dai circuiti tradizionali. Ci sono tanti su e giù, non so se sarà favorevole alla Ducati, ma è piacevole andare in un circuito nuovo, anche se sarà particolare farlo per l’ultima gara”.
Ci sono novità per il futuro?
“Si sta muovendo qualcosina, come è normale che sia, ma non ha senso parlarne adesso. Stiamo entrando in certi dettagli, poi vedremo quale scelta fare”.