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“Quello che è successo al Gran Premio di Formula1 è inaccettabile e non può essere ripetuto. Lo abbiamo già detto agli organizzatori: la gara della MotoGP sarà senza pubblico perché si è rivelata la nostra incapacità di organizzare eventi di questa portata con gli spettatori”.
Sono parole del premier portoghese, Antonio Costa, che ha così annunciato la decisione di svolgere l’ultimo GP del motomondiale 2020 rigorosamente a porte chiuse. E, purtroppo, non è detto neanche che non si assisterà a ulteriori, e clamorosi, colpi di scena. Perché l’ipotesi di un annullamento dell’atteso gran premio sulla suggestiva pista portoghese è tutt’altro che remota vista la continua crescita del numero di contagi in Europa e viste le difficoltà di mantenere “isolata e protetta la bolla fortemente voluta da Dorna”.
Proprio Dorna predica ottimismo, facendo sapere che se ci sarà bisogno chiederà a team e piloti di non uscire più dai paddock per il doppio appuntamento di Valencia e prima del trasferimento diretto a Portimao. Ma le incognite sono tante. E le variabili ancora di più. “Tutto dipenderà dall'evoluzione della pandemia nei prossimi giorni", ha chiosato il segretario di Stato portoghese alla Sanità, Diego Serra Lopes.