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Dovrà scontare un Long Lap Penalty alla prossima gara sul circuito di Valencia. Lo ha deciso la Race Direction nei confronti di Brad Binder, ritenuto responsabile dell’incidente che è costato la sua uscita di scena ad Aragon2 e quella di Jack Miller. Una decisione che sta facendo discutere nell’ambiente, perché se è vero che la manovra del sudafricano ha avuto conseguenze per l’australiano di Pramac, è altrettanto vero che non è sembrata qualcosa di particolarmente rischioso o avventato.
“Ho fatto una buona partenza, sono entrato nella prima curva e quando ho cambiato direzione alla seconda forse ho fatto l’errore di non tenere conto che ovviamente era un po’ affollato - ha ammesso Binder -. Grosso errore da parte mia e mi dispiace molto di aver fatto finire la gara di Miller allo stesso tempo. È la seconda volta che lo faccio quest'anno, dopo aver colpito Miguel Oliveira a Jerez, e questo mi fa davvero schifo”. Insomma, Brad Binder sembrava già fortemente pentito e consapevole di aver sbagliato e mandarci di mezzo anche il prossimo Gran Premio forse, è stato un po’ troppo rigoroso da parte dei commissari? Una domanda a cui lo stesso Binder, però, non risponde, limitandosi a dire: “Mi dispiace per Miller e Pramac, perché quando succedono queste cose non si può far altro che dispiacersi”.
Scuse accolte, tra l’altro, sin dai primissimi istanti dal pilota australiano di Ducati Pramac, che poi ai microfoni della stampa ha aggiunto: "Mi sono alzato perché sapevo di essere stato colpito, perché sapevo che non era un normale highside. Ho visto Brad Binder, gli ho chiesto cosa fosse accaduto e e lui ha detto ‘non lo so, amico, scusa’. Gli ho risposto di non preoccuparsi. E’ capitato a tutti, è capitato anche a me, quindi non starò qui a maledirlo”.