MotoGP 2020. I commenti dei piloti dopo il GP d'Europa a Valencia

MotoGP 2020. I commenti dei piloti dopo il GP d'Europa a Valencia
Le dichiarazioni di Quartararo, Morbidelli, Rins e Pol Espargaro dopo il GP d’Europa a Valencia
8 novembre 2020

Alex Rins: “In quella curva è difficile togliere le marce: arrivi in terza e devi scalare fino alla prima, ma nel cambio di direzione ho messo una marcia invece di toglierla. Per questo sono finito lungo e Joan mi ha passato. Ho provato a tenere il suo ritmo, ma lui è riuscito ad allungare: per la prossima gara dovremmo essere più a posto per il finale di gara, che solitamente è il nostro punto forte.

“Dopo Jerez, dopo quello che ho passato con la spalla, dopo le due cadute di Austria1 e Le Mans, essere ancora lì in classifica, secondo a pari merito di Quartararo, mi rende orgoglioso. Sono contento di quello che stiamo facendo, vediamo se riusciamo a fare primo secondo in campionato.

“Se ne avessi avuto la possibilità, ci avrei provato eccome a battere Mir: Brivio chiede rispetto tra di noi, ma non ci siamo ancora trovati a battagliare uno contro l’altro”.

 

Pol Espargaro: “Sono soddisfatto. Sono partito per la gara con due gomme diverse, dura anteriore e media posteriore, mai provate prima: davanti ho messo la dura, perché non ero convinto di poter fare una bella gara con la media. Riuscivo a prendere le Suzuki in staccata, ma faticavo tanto sull’angolo. In più, loro sono stati subito veloci, mentre io ci ho messo 3/4/5 giri. Peccato per i punti persi in Rep.Ceca per la caduta con Zarco e poi quelli per la bandiera rossa in Austria1, da dimenticare anche Austria2: fino all’ultima curva ero primo e ho finito terzo… Ma anche gli altri hanno da recriminare, il mondiale è così: l’importante è che siamo consistenti, ho fatto quarto ad Aragon, terzo qui con una Ktm molto competitiva, Ho provato a vincere, la scelta della gomma era un rischio in questo senso: sono andato al limite in ogni curva, ma i due piloti della Suzuki erano troppo veloci”.

 

Franco Morbidelli: “Vorrei dire che c’entra non aver avuto tempo per preparare la gara, ma è stato così per tutti. Spero possa andare meglio settimana prossima, abbiamo visto che i valori possono cambiare tra una gara e l’altra sullo stesso circuito.

“Il fatto che le altre Yamaha hanno avuto i miei stessi problemi se non addirittura peggio, mi fa sentire meglio. Sembra che io abbia faticato meno degli altri piloti, questo mi fa sentire un po’ meglio.

“Credo nel lavoro di Yamaha e della mia squadra: non sono molto preoccupato. Andiamo molto forte, se le cose vanno per il verso “normale” andiamo molto forte. Ma ci sono delle cose che non permettono alla moto di non dire la verità quando sei in gara. Ma il pacchetto è ottimo e le persone che lavorano attorno a questa moto sono ottime.

“E’ finita quando la matematica dice che è andata. Oggi è andata molto male, la pressione delle gomme è andata alle stelle, ho fatto fatica a guidare. Accade, non è la prima volta che succede, come è successo per esempio a Quartararo. Bisogna capire perché succede e come reagire quando accade.

“La mia natura è tranquilla e positiva, è il mio modo di prendere le cose. Evidentemente oggi è stata una gara negativa, ma sappiamo perché. E non eravamo i peggiori in pista e abbiamo ridotto la distanza rispetto alla seconda posizione, quella che sembra più raggiungibile per noi in questo momento.

“Quale moto per l’anno prossimo? Credo che presto verrà fatta una comunicazione ufficiale”.

 

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Fabio Quartararo: “Non avevo un gran feeling, ma avevamo fatto dei cambiamenti per la gara. Purtroppo sono caduto subito: Espargaro è caduto davanti a me e ho frenato più forte. Poi ho fatto tanti giri con la moto bassa, bloccata, quindi la moto era molto carica dietro e scarica davanti. Peccato, oggi poteva essere comunque difficile, ma sarebbe andata meglio. Il campionato non è chiuso, ma quasi, non si può fare niente.
“Suzuki ha due piloti molto veloci, mentre noi in Yamaha siamo stati più irregolari. Sembra che Suzuki sia parecchio davanti a noi, non so bene cosa dire, sicuramente hanno due piloti molto forti.
“Io sono completamente focalizzato sulla gara, qualcuno ha detto che non sono motivato, ma non è vero: voglio finire il campionato nel miglior modo possibile. Ci sono tante cose da migliorare, ma mancano due gare, sono totalmente motivato, devo cercare di tornare a essere veloce. Sono motivato.
“Dopo Aragon1 ho capito che per il mondiale sarebbe stato molto complicato per il campionato, ma bisogna finire nel modo migliore possibile, ma per l’anno prossimo bisogna cambiare parecchie cose, ci sono moto migliori della nostra.
“Dobbiamo vedere come poter migliorare: la Suzuki vanno sempre più forte, sempre due podi con i piloti e ne hanno solo due mentre noi non siamo regolari: Morbidelli ha vinto ad Aragon2, oggi è arrivato molto indietro.
“La 2020 secondi me è cambiata molto dalla 2019 e non l’ho mai sentita mia. Quando tutto è perfetto vai veloce, ma quando hai dei problemi fai fatica. E’ molto difficile accettare i risultati che ho fatto quest’anno. Io sono motivato più che mai, ma non tutto ha funzionato nel modo corretto.
“Non sono contento della mia stagione: quando tutto funziona bene, tutto va benissimo, ma se non puoi vincere, andiamo molto male, questo non è accettabile. Troppi alti e bassi. Mir ha fatto un grande lavoro, molto consistente. Per me è stato frustrante e una stagione dura”.