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Maverick Vinales: “Ieri avevo tanti movimenti sull’anteriore in frenata, mentre oggi abbiamo fatto un bel passo in avanti. Abbiamo fatto un ottimo lavoro, specie con il pieno di benzina. Abbiamo lavorato in maniera diversa rispetto agli altri GP, molto più concentrati sulla gara. Vedremo se sarà sufficiente per essere veloci. Tutti lavorano molto duro e nei test di martedì tutti hanno trovato l’assetto migliore: ecco perché siamo tutti vici. Credo sarà una gara di gruppo e molto dura.
Nelle FP4 sono stato molto efficace: penso che domani possiamo fare più giri consecutivi con un buon ritmo. Ho faticato venerdì e anche all’inizio della FP3, poi abbiamo fatto un buon passo in avanti. Per domani, però, non voglio pormi troppi obiettivi. Il grip è migliorato rispetto a settimana scorsa e con più dati riesci a far lavorare meglio la moto sulle buche.
Gomme? La settimana scorsa ho scelto la dura perché mi hanno detto che era la migliore per il mio stile di guida. Abbiamo fatto tanti errori in passato, dobbiamo fare più attenzione su questo aspetto: ho fatto tanti giri con la media, abbiamo lavorato a stretto contatto con Michelin, non dobbiamo ripetere gli errori frustranti del passato. Ci siamo concentrati sulla media. C’è una persona dentro a Yamaha che studia le gomme, oltre all’uomo della Michelin: domenica scorsa è stato fatto un errore, spero che questa volta sia differente la situazione".
Miller: “Oggi sono caduti in tanti e le qualifiche sono stati incredibile, al limite. Credo che il passo domani sarà veloce, sarà interessante, tutti hanno più dati a disposizione. Le buche ci sono, ma adesso le conosci perfettamente".
Quartararo: “Se guardi ai passi, tutti sono molto veloci, siamo di più al limite, così è chiaro che è più facile cadere, anche in gara. Per me è stato importante capire perché sono scivolato la scorsa settimana, per non ripetere gli stessi sbagli. Credo che, sulla carta, almeno 6-7 piloti possono provare a vincere.
Qui a Misano ho imparato tanto, ho fatto tantissimi giri su questa pista: capisci meglio dov’è il limite. La curva 11 è così veloce e ogni volta riesci ad andare un po’ più forte, impari meglio a come farla, qual è la traiettoria migliore. Fatico ancora nel T4, devo migliorare uno o due decimi in quel settore. Per me il circuito è migliorato nel grip, tutti siamo andati veloci, ma quando arrivi alla curva 3, alla 11 e alla 12, hai tanti movimenti per le buche. Ma alla fine il grip è quello che ti fa andare più forte, quindi va bene così".