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Si torna a Valencia, questa volta per il GP della Comunità Valenciana. Domenica scorsa si è imposto Joan Mir, diventando il 114esimo pilota differente a imporsi in MotoGP. Altre statistiche della scorsa gara: per la terza volta in questa stagione (dopo Emilia Romagna e Aragon) c’è stato un podio tutto spagnolo: è la 23esima volta che accade in MotoGP; arrivando quarto, Takaaki Nakagami ha eguagliato il suo miglior risultato in MotoGP (ottenuto nel GP di Andalucia); se Mir conquisterà il titolo della MotoGP, sarà il primo campione del mondo della Moto3 a riuscirci.
Ecco quali potrebbero essere i temi del 13esimo GP, penultimo appuntamento del 2020.
Con 37 punti di vantaggio sulla coppia Quartararo/Rins, 41 su Vinales e 45 su Dovizioso/Morbidelli, Joan Mir ha la prima occasione per conquistare il titolo mondiale. Tra le varie combinazioni, sarà sicuramente campione se arriverà sul podio, indipendentemente dalla posizione dei suoi rivali: la possibilità c’è, eccome.
Dopo l’errore di domenica scorsa e con la possibilità che il compagno di squadra conquisti il titolo, Alex Rins avrà una gran voglia di vincere, per far vedere di non essere inferiore a Joan Mir: si può ipotizzare un GP tutto all’attacco.
Teoricamente, non ci sono motivi perché la Yamaha non debba essere competitiva a Valencia, ma settimana scorsa la M1 è stata in grandissima difficoltà, al di là dei problemi di motore di Maverick Vinales, costretto a partire dalla pit lane per aver punzonato il sesto motore. I tecnici Yamaha, riusciranno a trovare una soluzione ai tanti problemi emersi? E ancora: anche Quartararo, Morbidelli e Rossi sono a rischio punzonatura del sesto propulsore?
Valencia è una pista amica della Ktm, come si è visto anche domenica scorsa con P. Espargaro terzo, Miguel Oliveira quinto e Brad Binder settimo. Proprio il finale del campione del mondo della Moto3 fa pensare a una moto ben bilanciata e dal grande potenziale. Domenica scorsa Espargaro è arrivato vicinissimo al primo gradino del podio, questa volta potrebbe anche essere il pilota da battere.
Si sa che Takaaki Nakagami ha bisogno di un po’ di tempo per trovare velocità e si è visto che bella seconda gara sulla stessa pista sia quasi sempre più veloce rispetto alla prima: potrebbe inserirsi nella lotta per il podio.
Valencia non è la sua pista preferita, la Ducati ha mostrato qualche limite su questo tracciato e lui continua a soffrire la Michelin 2020, ma personalmente mi aspetto una prova di orgoglio da parte di Andrea Dovizioso, al di là di tutti i problemi. Deve essere il primo pilota Ducati al traguardo.
Ha faticato per tutto il fine settimana, ma in gara, prima della caduta, ha dato segnali positivi: l’aspettativa è per un Pecco Bagnaia nuovamente veloce.
Bastianini 184 punti, Lowes 178, Marini 165 e Bezzecchi 155: questi quattro piloti si giocano il titolo. Bastianini nelle ultime gare ha dimostrato costanza e grande tenacia; Lowes è il più veloce, ma a Valencia1 ha commesso un errore gravissimo; Marini ha forse superato il momento difficile e può tornare ad attaccare; Bezzecchi ha vinto l’ultima gara, ma è molto distaccato.
Matematicamente, i piloti ancora in lotta per il mondiale sono 7, perché Fernandez, settimo, è staccato di 39 punti, quando in palio ce ne sono ancora 50. Realisticamente, però, la sfida sempre ristretta a: Arenas 157 punti; Ogura 154; Vietti 137; Arbolino 134 e Masia 133. Arenas ha dimostrato quest’anno di essere complessivamente il più forte, ma domenica scorsa ha perso la testa, dimostrando limiti preoccupanti. I più veloci sono Vietti, per qualità di guida, e Masia, per la sua moto, mentre Ogura punta molto sulla costanza. Da Arbolino ci si aspetta sempre la prima vittoria stagionale.