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Difficile essere costanti
In Moto2, nessun pilota ha preso almeno un punto in ognuno dei 10 GP disputati: essere costanti è molto complicato. In MotoGP solo un pilota è sempre arrivato al traguardo nei 15 (Takaaki Nakagami), così come in Moto3 (Tony Arbolino).
Zero, come i piloti sempre a punti in Moto2
Quinta Casa a vincere sul Bugatti
La Ducati ha trionfato per la prima volta a Le Mans: è la quinta Casa a riuscirci in 500/MotoGP su questo tracciato. La Casa che ha conquistato più successi è la Honda (15), seguita da Yamaha (10), Suzuki (5), MV Agusta (2) e Ducati (1).
Uno, come le vittorie a Le Mans della Ducati
Quasi la migliore QP dell’anno
Andrea Dovizioso non è mai stato uno specialista del giro secco; nella sua carriera ha conquistato “solo” 20 pole position: 9 in 125, 4 in 250 e 7 in MotoGP (l’ultima a Motegi nel 2018). Quest’anno Andrea sta faticando particolarmente nel giro secco, tanto che il sesto posto ottenuto sabato è stato il secondo miglior risultato stagionale, dopo la quarta posizione di Austria1.
Due, come le seconde file conquistate da Dovizioso
Una pista magica
Quella di Le Mans è decisamente una pista magica per Danilo Petrucci, che negli ultimi tre anni è sempre salito sul podio: 2° nel 2018, 3° nel 2019, 1° nel 2020. Considerando che Petrucci ha ottenuto fino a oggi 10 podi in MotoGP, ben il 30% li ha conquistati in Francia. Non male.
Tre, come i podi di Petrucci a Le Mans
“Che c***o” di gomme!”
Spesso viene criticata la Michelin, ma le gomme Dunlop della Moto2 sono decisamente peggio. Soprattutto quando fa freddo e/o piove, come si è visto bene, purtroppo, a Le Mans. “Che c***o di gomme” di Valentino Rossi mentre aspetta notizie del fratello Luca Marini, caduto nelle FP2, sintetizza perfettamente come il costruttore degli pneumatici stia facendo un pessimo lavoro, portando gomme durissime che faticano a entrare in temperatura. Così diventa pericoloso.
Voto quattro, alla Dunlop
Manca solo l’Aprilia
Alex Marquez ha portato la Honda per la prima volta al traguardo nei primi tre in questa stagione: cinque Case, quindi, hanno conquistato almeno un podio. Nel dettaglio: i piloti Yamaha ne hanno ottenuto complessivamente 9; i piloti Ducati 7; i piloti Ktm 5; i piloti Suzuki 4, quindi uno per la Honda.
Cinque, come le Case sul podio almeno una volta in questa stagione
Tre italiani, un britannico, un spagnolo e un giapponese
Sam Lowes è il sesto vincitore differente del 2020 in Moto2. Fino adesso sono saliti sul gradino più alto del podio: Marini (3); Bastianini (3); Bezzecchi (1); Nagashima (1); Martin (1); Lowes (1).
Sei, come i vincitori in Moto2
Mai così bene in qualifica
Fabio Quartararo ha conquistato la sua terza pole position stagionale, nona in MotoGP. Tra l’altro, Fabio è stato il terzo francese a partire in pole a Le Mans dopo Cristian Sarron e Johann Zarco. Nei nove GP disputati fino adesso, la Yamaha ha conquistato ben nove pole position: è un primato per la Casa giapponese.
Sette, come le pole Yamaha nel 2020
Evviva la trasparenza
Mentre altre Case hanno tenuto nascosto - chissà perché, poi - i casi di Covid-19 dei propri uomini, la Yamaha non ha esitato a emettere un comunicato stampa per dichiarare che un loro ingegnere era stato trovato positivo al Coronavirus e che era stato messo in quarantena assieme ad altri cinque ingegneri. Si fa così in tutti gli sport: non si capisce questa omertà di altre squadre. Brava Yamaha.
Voto otto, alla Yamaha
Non ha vinto, ma è stato grande
Senza dimenticarsi di Celestino Vietti (voto 10) e della sua strepitosa vittoria, il pilota che ha più entusiasmato nel fine settimana è stato Joe Roberts: sabato ha conquistato una pole straordinaria e domenica è stato protagonista di una rimonta da raccontare a lungo, con partenza addirittura dopo la “Safety Car”, chiudendo sesto. L’anno prossimo, il pilota statunitense correrà nel team Italtrans.
Voto nove, a Joe Roberts
Così si fa
Il massimo dei voti lo merita Romano Fenati, che dopo essere stato abbattuto dal compagno di squadra, lo ha abbracciato e ha speso parole di comprensione per lo sfortunato Alonso Lopez. Bravo Romano, così fa un vero sportivo. Da applausi.
Voto dieci, a Romano Fenati