MotoGP 2020. Joan Mir: “Mai stato ossessionato dalla vittoria”

MotoGP 2020. Joan Mir: “Mai stato ossessionato dalla vittoria”
Joan si gode il primo successo in MotoGP: “Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato ed è bello esserci riuscito non per errori altrui, ma perché ero il più veloce”. Sul campionato: “Ho un bel vantaggio, ma non è ancora finita: sia io sia Rins dobbiamo essere intelligenti, non bisogna sbagliare”
8 novembre 2020

Mentre tutti attorno a lui si preoccupavano di una vittoria non ancora arrivata, l’unico che rimaneva tranquillo era Joan Mir. Non era solo apparenza, ma un dato di fatto: in tutte queste gare, Mir non ha mai esagerato per arrivare al successo, non si è fatto prendere dalla smania di voler passare a tutti i costi per primo sotto la bandiera a scacchi. E’ andato avanti per la sua strada, finché ha sfruttato al meglio l’occasione propizia.

“E’ arrivata! Era solo questione di aspettare, sapevo che prima o poi sarebbe arrivata, perché sono stato competitivo in tutte le gare. E’ solo arrivata un po’ più tardi del previsto, anche se avrei potuto vincere in Austria. E sono contento per come è arrivata: non ho vinto perché altri hanno sbagliato, ma perché sono stato più veloce degli altri. Rins davanti ha imposto un ottimo ritmo, ho voluto stargli dietro, sarebbe stato rischioso passarlo: tra di noi c’è grande rispetto in pista. Poi, quando l’ho passato ho spinto più forte, avevo un paio di decimi di margine”.

 

Stando dietro a Rins cosa hai visto?

“Non riuscivo a chiudere bene la curva 2 e la 3 come faceva Alex: bisogna capire perché, migliorare per la prossima gara”.

 

La tua è stata una grande evoluzione rispetto all’anno scorso: prima eri molto aggressivo, adesso riesci a essere dolce.

“Nel 2019 ho pagato la mancanza di esperienza: esageravo, cadevo, non sono mai stato competitivo. Nel 2020 ho capito qualcosa, come si deve guidare una MotoGP, sono ventato più dolce. Quando la tua guida è aggressiva, riesci a trasformarla in una più dolce, è molto più difficile fare il contrario”.

 

Ti cambia questa vittoria?

“No. Ovviamente sono molto felice, ma ho la stessa fame di prima”.

 

Si può dire che è fatta per il mondiale?

“Ho un buon vantaggio, ma non è ancora finita, bisogna gestire la situazione con intelligenza. La moto va bene, io sono in forma, questo è stato il mio miglior fine settimana: dobbiamo provarci, senza perdere la testa. Io e Alex dobbiamo essere intelligenti, né io né lui possiamo permetterci di fare errori”.

 

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