MotoGP 2020, Joan Mir: "Non abbiamo rapito Marquez"

MotoGP 2020, Joan Mir: "Non abbiamo rapito Marquez"
Il campione del mondo risponde a chi lo sminuisce. "Chi dice che questo titolo ha meno valore non capisce niente di moto"
17 novembre 2020

"Chi dice che questo titolo ha meno valore a causa dell'assenza di Marc Marquez non capisce niente di moto". Non la manda a dire, Joan Mir, fresco campione del mondo dopo la seconda gara di Valencia. L'assenza di Marquez, infortunatosi durante il primo GP della stagione e fuori per tutto l'anno, ha sicuramente condizionato un Mondiale già anomalo di suo.

Ma sostenere, come qualcuno ha fatto, che per questo il titolo 2020 abbia meno valore è sicuramente errato: non è il primo e non sarà sicuramente l'ultimo anno in cui uno dei favoriti perde la possibilità di lottare per il titolo a causa di un infortunio. È successo nel 1992 e nel 1999 con Doohan, nel 1990 con Lawson, nel 1993 con Rainey, nel 2000 con Criville e tante altre volte, fino al 2010 di Rossi e a questo 2020 di Marquez.

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La domanda, comunque, Mir se l'è sentita rivolgere domenica sera. E la risposta non ha tardato. "Se Marquez è assente non è certo perché è stato rapito. Era a Jerez, ha preso un rischio per vincere la gara e il titolo, ed è incappato in una caduta che gli è costata la stagione, tutto qui. Se questo riduce il valore del campionato, allora lo stesso deve valere per le altre stagioni in cui il favorito sulla carta ha commesso un errore ed è stato fuori per infortunio. Fa parte delle regole del gioco e della MotoGP. Non considero questo titolo meno valido per l'assenza di Marquez."

E lo scontro con Marquez, il prossimo anno? "Difficile rispondere" si è schermito Mir. "Sicuramente Marc è stato il pilota più veloce degli ultimi anni, ed è l'uomo da battere. Non so se al suo ritorno troverà l'asticella ancora più alta o come l'aveva lasciata, ma credo che avrà comunque qualche difficoltà nei test finché non sarà tornato al 100% della forma".