MotoGP 2020. Le pagelle del GP d'Austria a Zeltweg

MotoGP 2020. Le pagelle del GP d'Austria a Zeltweg
Dieci e lode al vincitore Dovizioso, 9 a Joan Mir al suo primo podio, 7 a Miller, Binder, Rossi e Nakagami. Due a Zarco per la sua irresponsabile manovra
17 agosto 2020

ANDREA DOVIZIOSO VOTO 10 E LODE
Per una volta, il plauso è più all’uomo che al pilota: immenso. Da prendere come esempio. Non solo perché ha deciso di dire basta senza avere un’alternativa, ma lo ha fatto anche per concentrarsi al meglio sull’unico obiettivo che vuole raggiungere: vincere il titolo mondiale. La dignità non ha prezzo, i sogni nemmeno. Per il resto, il pilota non aveva nulla da dimostrare, tutti sanno quanto è forte. O avrebbero dovuto saperlo… Grazie!

JOAN MIR 9
Aveva la moto per vincere, ma il suo secondo posto è comunque un grandissimo risultato, ottenuto con un misto di intelligenza e forza: pur giocandosi per la prima volta il podio in MotoGP, non ha esagerato quando aveva grande velocità, ma non si è accontentato nel finale, mettendo sotto pressione Miller. È giovane, forte e talentuoso. Bravo!

JACK MILLER 7
Nel complesso, il suo è stato un fine settimana molto positivo, almeno da 8 in pagella, ma lo sbaglio alla penultima curva è stato grande, al di là dell’obbligo di usare una gomma anteriore che non gli piaceva più di tanto. Per il momento, si dimostra un ottimo pilota, ma non ancora un campione. In perfezionamento.

BRAD BINDER 7
Malissimo in qualifica (da 4), decisamente efficace in gara: è forse lui il pilota sul quale la KTM potrà contare di più per il futuro, anche immediato. Certo che la sua guida è a dir poco aggressiva: la sportellata rifilata a Rossi è stata quanto meno al limite del regolamento. Comunque solido.

VALENTINO ROSSI 7
Solo per il fatto di essere tornato in pista dopo quanto accaduto ed essere arrivato quinto al traguardo, meriterebbe 10 e lode. Ma come ha fatto? Al di là di questo, la sua gara è stata ancora una volta condizionata dalle qualifiche (anche lui da 4) e gara2 dalla sportellata presa da Binder. Nelle difficoltà, è quasi sempre il punto di riferimento della Yamaha: sicuramente non è più esplosivo come una volta, ma è ancora veloce ed efficace. Miracolato.

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TAKAAKI NAKAGAMI 7
Si vede poco, ma non fa una brutta gara. In questo momento, è l’unico con la Honda a ottenere risultati almeno dignitosi. Niente di che, ma meglio di niente.

DANILO PETRUCCI 6
Si guadagna la sufficienza solo per essere riuscito a tenere dietro Quartararo, regalando così un punto al compagno di squadra. Ma può fare ben altro: sembra svuotato. Demotivato.

FABIO QUARTARARO 4
Per lui è stata una fortuna l’interruzione della gara, perché dopo un dritto alla curva 4 era retrocesso in ultima posizione. La realtà è che, qualifiche a parte, è sempre stato in difficoltà per tutto il fine settimana. In affanno.

MAVERICK VINALES 5
Vale per lui lo stesso discorso fatto per Rossi: le foto con la moto di Zarco che gli passa sulla testa sono davvero impressionanti. Viene penalizzato da un evidente problema alla frizione, poi fa una buona rimonta. Miracolato bis.

ALEIX ESPARGARO 6
Porta un’altra volta l’Aprilia al traguardo, bisogna accontentarsi. Minimo sindacale.

MICHELE PIRRO 6
Tornare a fare una gara in MotoGP è sempre complicato, farlo su una pista che conosci poche e con si adatta alle tue caratteristiche, ancora di più. Rifila al collaudatore Honda 5 secondi, più o meno gli stessi (6”4) che Dovizioso rifila alla prima Honda.

JOHANN ZARCO 2
La sua manovra non ha giustificazioni, è inconcepibile, conseguenza di uno stile di guida che tutti - sottolineo: tutti - i suoi rivali hanno sempre criticato, e di una bramosia di dimostrare alla Ducati di meritarsi il posto di Dovizioso. Lui dice che non l’ha fatto apposta, solo lui sa la verità, ma in ogni caso è ingiustificabile. Da sanzionare immediatamente.

DUCATI DESMOSEDICIGP VOTO 9
Cinque gare in Austria, cinque vittorie: viene da pensare che il circuito sia stato disegnato dall’ingegnere Gigi Dall’Igna. Sicuramente una gran moto, tanto che viene da dire: facile vincere con la GP20 a Zeltweg. Ah già, ma se non c’era Dovizioso avrebbe vinto una Suzuki… E in percorrenza i limiti erano evidenti. Comunque super competitiva.

SUZUKI GSX-RR VOTO 9,5
Non ha vinto, ma secondo me era la miglior moto in pista, con anche un motore non così male. Complimenti.

KTM RC16 VOTO 9
Molto, molto veloce e apparentemente non troppo difficile da guidare. Un’altra dimostrazione di forza.

YAMAHA M1 VOTO 7
Siamo alle solite: nel giro secco è da 9,5 in pagella, ma quando in gara non puoi impostare le tue linee e ti manca così tanta velocità in rettilineo, non te la puoi giocare. Difetto cronico.

HONDA RC213V VOTO 7
Nakagami dimostra che non è poi così male. Ma altre moto sembrano più competitive.

APRILIA RS-GP VOTO 6
Un passo indietro rispetto a Brno: in gara prende quasi un secondo al giro. C’è ancora molto da fare.

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