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Aprilia vive un momento quasi schizofrenico della sua storia. Da un lato la Casa di Noale ha una RS-GP completamente rinnovata che nei test invernali ha suscitato grande entusiasmo da parte dei piloti, dall'altro si ritrova in difficoltà per gli accordi di blocco allo sviluppo per la contingenza legata al Coronavirus e soprattutto per il caso Iannone, che in attesa di una sentenza definitiva ha costretto Aprilia a misure d'emergenza come la promozione del collaudatore Bradley Smith a pilota designato per il 2020.
L'entusiasmo per la nuova RS-GP 2020 ha portato il pilota Aleix Espargaro a sbilanciarsi fino a parlare di vittorie e podi, sia pure con il rispetto necessario quando si parla di un avversario come Marquez. "Certo che con avversari come la Honda e Marc Marquez non si possono fare previsioni. Però se Aprilia dovesse continuare a migliorare come sta facendo adesso, potremmo essere la sorpresa delle prossime due stagioni."
Naturalmente più prudente Massimo Rivola, che con il suo passato in Formula 1 sa benissimo quanto gli equilibri tecnici siano volatili e quanto contino la potenza di una Casa come Honda. "È bello avere un pilota molto motivato, ma bisogna essere realistici. Sarei felice se andassimo davvero più forte rispetto al 2019, ma bisogna considerare che il livello sarà molto più alto. Basta pensare ai rookies come Bagnaia, che con un anno di esperienza in più andrà sicuramente più forte, o che anche KTM è migliorata molto: non saremo gli unici ad aver fatto un passo avanti."
"Restando con i piedi per terra, sarebbe bello poter finire il campionato nei primi dieci" spiega Rivola. "Sappiamo che ci sono piste in cui siamo più forti e altre in cui soffriamo. L'anno scorso, per esempio, a Brno e in Austria abbiamo faticato tantissimo, mentre ad Aragon e Phillip Island siamo andati forte. Ad Aragon, Espargarò nel 2019 ha fatto quinto, quest'anno forse potrebbe fare anche meglio: certo, in generale mi sembra più fiducioso perché è entusiasta della moto nuova. Il punto è che noi sappiamo di aver fatto un bel passo avanti: ci sono i miglioramenti rispetto alle prestazioni del 2019. Il punto però è che non sappiamo quanto siano migliorati gli avversari - ecco perché è difficile fare previsioni prima dell'inizio delle gare..."