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Il 2020 è ufficialmente iniziato con la prima giornata (di tre) di shakedown riservata ai collaudatori e ai debuttanti in MotoGP. Non è però sceso in pista l’attesissimo neo collaudatore Yamaha, Jorge Lorenzo, arrivato in Malesia solo in mattinata: dovrebbe salire sulla M1 domani.
La novità più interessante è stato il debutto dell’Aprilia RS-GP 2020 (nel nostro DopoGP speciale realizzato a Noale potete trovare tutte le spiegazioni tecniche dell’ingegnere Romano Albesiano, direttore tecnico di Aprilia Racing), affascinante nell’aerodinamica e con il motore a V di 90°.
Il collaudatore Bradley Smith ha iniziato con la moto 2019 per finirei con il nuovo prototipo. Al momento i tempi non sono significativi (2’02”760 il suo crono migliore), ma era importantissimo muovere i primi passi.
Con lui a Sepang anche Lorenzo Savadori (2’05”421 per lui) che, come ha spiegato bene a DopoGP l’amministratore delegato di Aprilia Racing, Massimo Rivola, deve prendere confidenza con la MotoGP.
Il più veloce della giornata è stato Dani Pedrosa con la KTM (2’00”625) che ha continuato il lavoro sul prototipo visto a Valencia e a Jerez a fine 2019, quindi con il telaio sempre in tubi d’acciaio, ma dalla forma simile a uno scatolato in alluminio. Il debuttante Brad Binder ha chiuso con il tempo di 2’01”616.
In pista, naturalmente, anche Michele Pirro con la Ducati Desmosedici GP20: il suo miglior crono è stato di 2’00”909, con Michele che si è alternato alla guida di due prototipi. Non c’erano altre Ducati in pista.
Tanti giri anche per Alex Marquez (poco meno di 50), con tempi non così entusiasmanti: ha chiuso la giornata dietro al collaudatore Suzuki Sylavain Guintoli (2’01”220 per il francese) con un 2’01”317, tre decimi più veloce del collaudatore HRC Stefan Bradl (2’01”637).
Domani secondo giorno di test dalle 10 alle 18 locali (dalle 3 alle 11 italiane).