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Otto giorni, ed è cambiato tutto. Fino a sabato 18 luglio si diceva: “Quartararo può conquistare il titolo? Prima deve salire sul gradino più alto del podio, poi se ne riparla”. Otto giorni più tardi, Fabio Quartararo è in testa al campionato con 50 punti, due successi (e due pole) su due. Quasi da non crederci.
“E’ incredibile - conferma -! E’ stata una gara difficilissima. Dopo il warm up ho provato due partenze e le ho sbagliate entrambe, come mi è successo in tutti i turni di prove. Sono tornato al box e ho detto ai tecnici: “Credo che non funzioni il sistema di partenza, sono stato più lento di una Moto3. Mi hanno risposto: “Tranquillo, settimana scorsa le avevi fatte tutte giuste e avevi sbagliato in gara, stavolta sarà l’opposto…” E così è stato”.
Fabio, tu sei uno che cerca di mettere a posto la moto il più possibile, o guidi quello che ti danno?
“Naturalmente voglio una moto il più competitiva possibile, ma è anche vero che alla fine va guidata sopra i problemi. E in gara è sempre differente: non so come ho fatto a salvarmi da due cadute sicure. Oggi le condizioni erano proibitive: mani e piedi erano infuocati”.
Marquez tornerà a Brno, sarà una bella sfida.
“Non devo dimostrare niente a nessuno. Ho vinto due gare, quando lui tornerà proverò a fare lo stesso lavoro, cercando di vincere se ci sarà la possibilità. Lui sa come io guido e io so come guida lui”.
Hai 50 punti, è normale pensare al campionato.
“Dobbiamo stare calmi e ragionare. Adesso arrivano tre gare dove facciamo più fatica, dovremo confrontarci in Austria contro la Ducati che ha un motore che sembra un aereo e prima ci sarà Brno. Poi Misano, più adatta a noi: dobbiamo rimanere concentrati, sapendo che non si può sempre vincere”.
E giusto dire che assomigli a Lorenzo nella guida?
“Non voglio compararmi e imitare nessuno, però è vero che quando vedo le immagini delle gare, il mio stile è simile a quello di Lorenzo”.
Uno che la Yamaha la pilotava alla grandissima…