Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Questa volta, il giro buono in qualifica non gli è venuto (“Non sono stato perfetto”), ma come settimana scorsa, Valentino Rossi ha il passo per giocarsi il podio. Ma con un equilibrio stile Moto3 è difficile fare previsioni.
“Sono state qualifiche molto eccitanti: sono a 0”3 dalla pole, ma sono solo settimo. Avevo un potenziale migliore, potevo sicuramente finire più avanti: partire dalla terza fila complica tutto, è difficile recuperare nella MotoGP di oggi. Bisogna stare attenti alla prima curva, sarà molto importante il primo giro. Credo che bisognerà essere aggressivi, stando però attenti alle gomme. Abbiamo migliorato rispetto a settimana prossima: dopo le FP2 abbiamo fatto una buona modifica e il passo in avanti c’è stato. In tanti veloci, ma ho un buon ritmo: sono più veloce di domenica scorsa”.
Ma una situazione così, con tanti piloti in pochi decimi, è stressante o esaltante?
“E’ stressante: quando prendi 0”3 speri di essere in prima fila o, alla peggio, quarto. Invece sono settimo: è la più grande differenza rispetto a 10-15 anni fa. Ma è così, se vuoi far parte del gioco devi adattarti a questa situazione, lavorare su tutti i dettagli. Poi, però, la gara è sempre diversa, scendono in campo altri fattori. Io mi sento piuttosto bene: è vero che ci sono almeno sette piloti con un buon passo, ma non è detto che sarà così anche domani”.
Hai detto che c’è molta differenza rispetto a 15 anni fa: c’è qualcosa che non ti piace?
“No, non c’è niente che non mi piace. Molti hanno nostalgia, chi delle moto a 2T, chi degli anni Novanta: secondo me è la miglior Motogp di sempre, questa è la più bella moto da guidare. Certo, negli anni Novanta vincevo di più, lo preferivo per quello, ma adesso il mondiale è veramente figo. Bisogna capire perché siamo tutti così vicini, se per le gomme, la centralina, per le altre cose tecniche, o per il maggiore professionismo e preparazione alla gara dei piloti”.
Ormai è una costante lottare con i piloti dell’Academy.
“Preferisco lottare con Pecco e Franco, magari prendere paga, piuttosto che con altri. Siamo amici, ma ognuno in pista fa quello che gli pare”.
Bagnaia aveva fatto un tempo strepitoso.
“Si meritava la pole, è stato bravissimo. La prima posizione era ormai sua, poi ha esagerato, è andato sul verde, ma ha comunque fatto un gran giro”.
Come ti spieghi questa grande differenza con gli altri piloti Ducati?
“Pecco sta guidando molto bene, riesce a usare la Ducati nel modo migliore: i lati negativi non gli danno fastidio e sfrutta al meglio i punti positivi. La ducati non è una moto facile, ma lui la guida molto bene. Domani sarà fortissimo in gara, ha un gran passo”.
E’ vero che state cercando di portare Marini in MotoGP? Si è anche detto di una vostra squadra.
“Stiamo parlando per Luca, speriamo abbia una possibilità per 2021. Per quanto ci riguarda, sicuramente non pensiamo a una squadra in MotoGP il prossimo anno: vediamo nel 2022, quando cambieranno tante cose (devono essere rinnovare i contratti tra i team e la Dorna, NDA), dobbiamo capire cosa succede. Per il momento, siamo contenti di quello che stiamo facendo in Moto3 e Moto2: questa è la nostra dimensione. Per la MotoGP bisogna fare un altro passo in avanti”.