Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Dalla prossima stagione Danilo Petrucci non sarà più un pilota KTM in MotoGP e il suo futuro sportivo è tutt'altro che definito: dalla MotoGP potrebbe approdare persino alla Dakar, Danilo conferma:
“Dakar? E’ vero, una idea di Pierer, mi è stato detto domenica sera. Ho chiesto se era uno scherzo, mi hanno detto di no. Ne abbiamo parlato anche con gli uomini del fuoristrada. C’è l’offerta, avrei sempre voluto correre lì, ma se vado lì è solo per guardare il panorama, è pericoloso andare lì per fare risultato. Ci vuole un anno per allenarsi, magari per essere competitivo nel 2023. Mi ha fatto molto piacere, è una delle opzioni del futuro che ho. Li devo ringraziare per questa opportunità. Non ho esperienza di rally, ho parlato in passato di farla per divertimento, adesso pensare di farla per davvero cambia la prospettiva".
Il discorso poi punta sulla sua corporatura molto diversa da quella del collaudatore Pedrosa.
“Io sono come la matrioska di Pedrosa, c’è troppa differenza tra me e lui… la cosa più difficile da digerire è che mi sento ancora competitivo: il contenuto è competitivo, il contenitore non tanto… Su questo faccio fatica andare oltre. Cercherò di godermi queste gare, creare ancora l’occasione. Adesso è più riflettere su quello che mi succederà in futuro, avere questa opzione così romantica e affascinante è bello, mi piacerebbe fare qualcosa di unico, mai fatto prima da nessuno".
Pensi che la MotoGP per te sia ormai un'opzione chiusa?
“MotoGP chiusa? Penso ci siano degli spiragli, che però non dipendono da me e cambiare tutto un’altra volta non so se mi sarà permesso. Non ho deciso, ancora devo capire cosa mi piacerebbe fare nella vita, ci sono pro e contro sia per la Dakar sia per la SBK, dove temo di avere anche lì problemi per il mio fisico. Per 30 anni ho sognato e ho corso 10 anni in MotoGP puntando al titolo. Adesso questo non è più possibile. Sicuramente vorrei guidare una moto, non so in quale campionato”.