MotoGP 2021. GP d'Austria al Red Bull Ring: I temi della vigilia

MotoGP 2021. GP d'Austria al Red Bull Ring: I temi della vigilia
Stessa pista, ma GP differente: Austria invece di Stiria. Ormai, purtroppo, ci stiamo abituando a due gare consecutive sullo stesso circuito. Rimane però una forzatura, qualcosa di poco piacevole
12 agosto 2021

Il doppio GP consecutivo sulla stessa pista è stato dettato dall'emergenza e resta qualcosa di poco piacevole. Questo è, però, e bisogna fare buon viso a cattivo gioco.

Sicuramente saranno contenti in Ducati di correre nuovamente su questo tracciato; lo è probabilmente anche Joan Mir, sempre competitivo a Zeltweg; anche la KTM, si può immaginare sarà più pronta rispetto a settimana scorsa, sopratutto se Miguel Oliveira avrà recuperato dopo l’infortunio alla mano destra.
Per il momento, il meteo annuncia bel tempo, per quel che possono contare previsioni che domenica scorsa assicuravano che la gara sarebbe addirittura stata a rischio per la forte pioggia. Che, fortunatamente, non si è vista.

Il più atteso
Jorge Martin. Dopo lo strepitoso successo di domenica scorsa, è chiaramente il pilota più atteso, quello che tutti vogliono vedere se sarà in grado di riconfermarsi a quei livelli. Io dico di sì, perché Martin è uno di quelli tosti per davvero, come dice il suo capo tecnico, Daniele Romagnoli (che domani sarà il protagonista della diretta su moto.it).

Il più arrabbiato
Pecco Bagnaia. Da una possibile vittoria, a una gara quasi disastrosa: Bagnaia ha poco da rimproverarsi, ma il risultato di domenica scorsa è indigesto. Conoscendolo, avrà una gran rabbia, che speriamo riesca a tramutare in carica positiva.

La più bisognosa di riscatto
La Michelin. Dopo quanto avvenuto settimana scorsa, la Casa francese deve riscattare un GP molto complicato, del quale, oltretutto, era anche lo sponsor principale… La speranza è che, finalmente, non si parli degli pneumatici o lo si faccia in modo marginale.

Il team più frastornato
Petronas. Il presente è difficilissimo, con Valentino Rossi che non riesce a ottenere risultati e Cal Crutchlow che fatica a riprendere il ritmo, ma il futuro, se possibile, è ancora più complicato: nessuna certezza sui piloti del 2022, pochi soldi a disposizione (sembra impossibile, ma è così stando a quanto si dice nel paddock), una stagione ancora da costruire, nonostante siamo a metà agosto.

La moto favorita
Ducati. E’ perfino banale: sei vittorie su sette GP disputati confermano che qui la DesmosediciGP è sempre la moto da battere.

Il pilota al “debutto”
Marc Marquez. Due GP consecutivi sulla stessa pista: per Marc è la prima volta in carriera nel motomondiale. Non che faccia una grande differenza, però è una piccola curiosità.

Il più sotto pressione
Jack Miller. Dopo la caduta di domenica scorsa in gara, mentre stava attaccando Fabio Quartararo per il podio, il pilota australiano ha bisogno di tornare ai vertici, altrimenti potrebbe nascere un po’ di nervosismo.

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Il più sconsolato
Pol Espargaro. L’ultimo GP è stato un disastro assoluto, Pol è apparso quasi rassegnato. Ma trovare una soluzione non sarà facile.

Il più tranquillo
Nessuno. Sinceramente non c’è nessun pilota che può godersi questo GP senza troppe preoccupazioni: tutti, per un motivo o per l’altro, sono sotto pressione.

I favoriti del mondiale
Ecco come cambiano dopo dieci gare le mie percentuali su chi è favorito per il mondiale: Quartararo: 60%; Mir 20%; Zarco 10%, Bagnaia 5%, altri 5%

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