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Zeltweg - E’ un Johann Zarco molto soddisfatto: del resto, il suo crono nelle FP1 (1’22”827) è il migliore mai realizzato con una moto a Zeltweg. Una prestazione conseguenza anche a quanto accaduto domenica, con Jorge Martin trionfatore.
“Quando il tuo compagno di squadra fa meglio di te e ti frega, anche se lui è un debuttante, provi un po’ di sconforto. Poi, però, reagisci e mi ha aiutato molto andare sotto il podio ad applaudirlo assieme a Palo Campinoti (proprietario del team Pramac, NDA) e Gigi Dall’Igna (direttore generale di Ducati Corse, NDA) mi ha aiutato, sono riuscito a superare il momento negativo, ero contento per la squadra e per Jorge. Gli ho anche dedicato il ritornello di una canzone… Tutto questo mi ha dato energia, adesso tocca a me vincere”.
Cosa è cambiato rispetto a settimana scorsa?
“Ho aperto di più la mia mente, sono più disposto a prendere dei rischi. Ma abbiamo anche fatto delle modifiche sulla moto, hanno funzionato bene. E’ sempre così: quando il pilota si sente più forte, poi anche la moto funziona meglio”.
Hai detto di aver imparato da Martin: sotto che punto di vista?
“Nella mentalità. Lui è più giovane, non ha paura a prendere dei rischi: sabato scorso, quando ha conquistato la pole, ha bloccato almeno tre volte l’anteriore in frenata… Mi ha dato motivazione, a volte ti devi lasciare andare: quando dico che ho imparato da lui è soprattutto sotto questo aspetto: quando ho fatto il mio giro veloce, sono entrato in una curva così forte che non ne ero sicuro che ne sarei uscito…”.
Al di là del tempone, come giudichi la tua giornata?
“Molto buona e sono contento della strategia fatta dal team, che ha preparato una gomma soffice per il finale, per sfruttare le condizioni favorevoli. E’ solo venerdì, ma partire con questa confidenza è certamente positivo”.