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ASSEN - Nessuno conferma, nessuno smentisce, perlomeno non completamente. Se la scelta della Yamaha di sabato sera di affermare “siamo alla viglia di una gara dove i nostri piloti sono primo e secondo, non vogliamo commentare indiscrezioni” poteva anche essere accettata, il “no comment” di Lin Jarvis di oggi è molto meno giustificabile.
Perché se la notizia che Maverick Vinales andrà via dalla Yamaha con destinazione Aprilia già nel 2022 non fosse vera, è logico pensare che dopo il GP sarebbe stata immediatamente smentita. Non è successo e la mia conclusione è ovvia: l’anticipazione del bravissimo collega Mela Chercoles di AS è assolutamente vera. Personalmente non ho dubbi. Probabilmente la firma non c’è, ma sono convinto che l’operazione si farà.
“L’abbinamento con Vinales sarebbe bellissimo, ma non so se Maverick sia veramente sul mercato. Ci sono tanti “se” da sistemare. Noi stiamo alla porta e aspettiamo: è chiaro che non si può eventualmente non considerare di prendere un talento come Maverick”, si è limitato a commentare Massimo Rivola, l’amministratore delegato di Aprilia Racing. Frasi di circostanza, è normale che Rivola, in queso momento non dica assolutamente di più. Non è certo lui che lo deve fare in questo momento.
E il diretto interessato cosa dice?
“Le voci sull’Aprilia sono completamente sbagliate - dice Maverick nella conferenza stampa del podio, un attimo dopo che ai microfoni di Sky aveva dichiarato: “Sono molto lontano dal mio potenziale. Ho detto tutto” -. Nella mia situazione attuale ci sono tanti problemi, non posso confermare che rimarrò in Yamaha. Voglio trovare una situazione nella quale possa rendere al massimo sia in qualifica sia in gara, adesso sono lontano dal mio potenziale”.
Quindi, ricapitolando: Vinales smentisce di aver firmato con Aprilia (in questo momento non potrebbe fare diversamente), ma conferma di avere problemi con la Yamaha. Non con tutta la Yamaha, solo con la parte europea, quella in pista.
“I rapporti con la Yamaha Giappone sono ottimi , specialmente con il Presidente, che ha sempre mostrato grande fiducia in me (quando era vicinissimo alla Ducati, nel 2019, Vinales andò in Giappone e fu il presidente di Yamaha a convincerlo a restare). Devo ringraziare la Yamaha per tutto quello che ha fatto, ma non posso essere contento dal punto di vista tecnico: ho sempre gli stessi problemi e non sono riuscito a risolverli. Al Sachsenring ho ottenuto il peggior risultato della mia vita, non ero mai arrivato ultimo”.
Quanto successo in gara interessa poco. Vinales si dice contento del risultato, ma la faccia dice un’altra cosa. E anche il quasi contatto con Fabio Quartararo lo ha ovviamente indispettito. E’ evidente che Maverick soffre Fabio: è dura avere un compagno di squadra così.
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