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ASSEN - Se l’accordo con Aprilia potrebbe effettivamente essere ancora in dubbio, pare scontata, a fine stagione, la separazione tra Yamaha e Maverick Vinales con un anno di anticipo rispetto al contratto originario fino al 2022.
Stando a quanto si dice nel paddock, una comunicazione ufficiale sarebbe in arrivo in tempi brevi, addirittura nei prossimi giorni. Un accordo consensuale, con Maverick che rinuncia a parecchi soldi per il 2022 - otto milioni di euro secondo quanto ha detto Manuel Pecino nella diretta di Moto.it di sabato sera -, ma senza una penale da pagare da parte del pilota e, naturalmente, della Casa.
Fuori Vinales, fuori, con ogni probabilità, Valentino Rossi, la Yamaha deve affrontare adesso un grande problema: quello dei piloti per il 2022.
E’ naturale pensare a Franco Morbidelli come il sostituto di Vinales nella squadra ufficiale. Il Morbido, però, è legato fino al 2022 al team Petronas, non direttamente alla Yamaha. Ma la Casa giapponese ha bisogno di un pilota di riferimento da affiancare a Fabio Quartararo, che è fortissimo, ha davanti un grande futuro, ma non lo si può lasciare da “solo”.
Ecco quindi che Morbidelli sarebbe l’uomo giusto, ma va convinta Petronas, che ha già il problema di sostituire Rossi. Yamaha ha già sbagliato con Morbidelli non dandogli una moto ufficiale per il 2020, adesso non può errare nuovamente: ha l’obbligo di trovare un accordo con la squadra malese, anche a costo di arrivare a una trattativa economica, ovvero a uno “sconto” sulle moto per la prossima stagione. E, naturalmente, la fornitura di materiale di primissima scelta.
Così, però, Petronas sarebbe senza piloti e la prima soluzione che viene in mente è quella di Andrea Dovizioso, a patto di garantirgli una moto e un'assistenza ufficiale in tutto e per tutto.
Si potrebbe obiettare: Andrea non ha firmato con Aprilia, perché lo dovrebbe fare con Yamaha? Semplicissimo. Perché il Dovi - giusto o sbagliato che sia - non crede nel progetto Aprlia, o meglio, non crede che sia quello giusto per lui, mentre è profondamente convinto di poter fare bene con una M1.
AD04 è fermo da un anno e questo è il limite più grande, ma è anche vero che dal punto di vista fisico è perfettamente allenato e le uscite con l’Aprilia gli hanno comunque permesso di mantenere quanto meno l’abitudine alla velocità e alla difficoltà di una MotoGP.
Poi, per il secondo pilota, il team Petronas potrebbe pensare a un giovane della Moto2 da far crescere con calma. A patto, però, di avere un pilota forte su cui puntare: ecco perché la soluzione Dovizioso potrebbe essere quella ideale.
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