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L’inizio di stagione è stato difficilissimo, ben al di sotto delle aspettative: Valentino Rossi non si abbatte più di tanto e prova a risolvere i problemi.
“Sono contento di essere tornato in Europa: tutto è più facile. Portimao è un circuito meraviglioso, fantastico, molto difficile. Ci sono tanti saliscendi, è molto interessante. L’inizio di stagione non è stato certo fantastico per me, non siamo stati forti come avremmo voluto. Dobbiamo lavorare duro e provare a essere più veloci”.
Le difficoltà del Qatar credi siano dovute al fatto che le MotoGP moderne richiedono uno stile di guida differente?
“Non lo so. Quello che vediamo dai dati è che ogni pilota ha un suo stile. Stiamo cercando di lavorare sull’assetto della moto, sulle parti tecniche, ma lavoriamo tanto anche sullo stile di guida. Tutti gli ingegneri cercano di dare consigli su come migliorare la frenata, la curva, l’accelerazione: proviamo tutto”.
Pensi che Vinales e Quartararo abbiano qualcosa di differente da te, o è solo questione di messa a punto?
“Per quanto mi riguarda, nel warm-up di Qatar2 avevamo fatto dei miglioramenti, facendo dei cambiamenti d'elettronica: mi sentivo meglio, potevo guidare in un modo più corretto, anche se mi aspettavo di più in gara. Continueremo su quella strada. Non so però cosa hanno i piloti del team ufficiale. Noi dobbiamo lavorare sull’assetto, sui dettagli, sul modo come guidare la moto. Ma ogni gara è differente, Portimao è molto diverso dal Qatar: è un bellissimo circuito da vedere da fuori, ma è molto complicato arrivare al limite, devi fare chilometri per scoprire tutti i segreti”.
I problemi tuoi e di Morbidelli possono essere collegati?
“Non lo so proprio se c’è qualche legame tecnico per le nostre gare sotto le aspettative. Non so bene cosa sia successo a lui, sicuramente siamo andati peggio di quanto ci aspettavamo. Bisogna cercare di capire perché, con le due Yamaha ufficiali che sono andate bene”.
Però è grande la differenza tra le vostre prestazioni e quelle del team ufficiale.
“Ogni team lavora nel suo modo e sceglie la sua via. Quello che so io è che la mia moto è molto simile a quelle ufficiali, mentre Franco ha uno step precedente. Perché loro siano veloci e noi in difficoltà, non lo so”.
Ho letto l’intervista a Francesca, ha parlato di maschilismo nel paddock; qual è la tua opinione?
“Mi è piaciuta quell'intervista, ha parlato direttamente, ha cercato di spiegare cosa succede in questo caso nel paddock, ma anche in tanti altri contesti. Lei ha detto che quando lavori come 'umbrella girl', ma anche quando fai altri lavori nelle fiere, o in contesti del genere, devi essere forte a maneggiare la situazione con così tanti uomini… Sono veramente contento che lei fosse stata una umbrella girl, altrimenti non l’avrei mai conosciuta…”
Chi è il favorito per domenica?
“Oliveira nel 2020 era stato assolutamente il pilota più veloce: era partito dalla pole e aveva dominato la gara. Ma anche Miller e Morbidelli erano stati forti. Ma non so come sarà quest’anno”.
Cosa ti aspetti da Marquez?
“Le aspettative sono alte: tutti vogliono capire il suo livello, come sta il suo corpo. Ma io penso che sia in grande forma e che sarà competitivo già da domani mattina”.