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Maverick Vinales affronta il secondo GP della stagione, di nuovo sul circuito di Losail, a una settimana di distanza dalla vittoria ottenuta nella gara inaugurale del Mondiale 2021. Una vittoria esaltante, sicuramente, ma a cui lo spagnolo non vuole attribuire significati troppo profondi. Troppo presto per capire se i problemi che hanno afflitto la Yamaha nel 2020 sono stati risolti, e anche se il lavoro svolto nell'inverno per colmare quelle lacune che lo avevano rallentato negli anni passati ha dato i suoi frutti.
Ma la fiducia è comunque elevata. La M1 2021 sembra superiore alla vecchia sotto tutti i punti di vista.
"Si, ma in generale è questione anche di conoscenza del mezzo. Quando capisci bene la moto puoi sfruttarne al meglio i punti di forza. Ma non dimentichiamo che abbiamo provato e corso solo su una pista. Solo a Portimao capiremo meglio l'entità dei nostri miglioramenti".
Sembra forse un eccesso di prudenza, vista la lucidità e l'autorità con cui Vinales ha conquistato la prima gara. Ma non è così, è semplice realismo. Meglio restare con i piedi per terra.
"Sulla moto non ho dubbi. Il punto però è che dobbiamo stare calmi, evitare di farci prendere dall'entusiasmo troppo presto. Bisogna lavorare. Qui siamo andati bene perché c'è tanto grip, riesco a sfruttare bene l'anteriore e la cosa mi fa ben sperare per le altre piste. Ma bisogna stare calmi: è impossibile dire se la nostra moto andrà altrettanto bene su altre piste"
Inevitabile però considerarlo il favorito per domenica prossima.
"Non esageriamo, ho solo vinto una gara. E il prossimo GP farà storia a sé come succede sempre. Però sono nella situazione in cui mi piace trovarmi: se ho pressione addosso sono anche motivato"
La chiave del Gran Premio?
"Sono riuscito a partire abbastanza bene, però non è stato facile perché le Ducati sono state semplicemente fantastiche. Yamaha sta lavorando duro, ma ora come ora è fondamentale riuscire a partire nelle prime file e restare davanti: così facendo cambia tutto. Bisogna restare molto concentrati e io devo migliorare la partenza."
Tanto lavoro è stato fatto durante l'inverno. Maverick però sembra anche molto più sereno e concentrato, forse anche perché nel box non c'è più una presenza ingombrante come Valentino Rossi.
"Adesso la mia vita è molto più stabile, e la cosa è molto importante. Ho al mio fianco la miglior persona del mondo, e questo mi fa stare più calmo; sicuramente sono più sereno. Il 2020 è stato molto duro per me, per tanti episodi, anche per quello che è successo in Austria. Il mio sogno è diventare campione del mondo in motoGP, e per riuscirci è importante avere stabilità prima a casa e poi in pista. A volte è difficile rimanere concentrati, ma bisogna riuscirci tutte le domeniche. Rossi? Non è cambiato granché, è solo in un altro box, ma lui è sempre un pilota molto importante per Yamaha”.
E Marquez? Come vede il suo ritorno?
"È importante che Marc rientri, soprattutto per lo spettacolo. Ma non sono affari miei: il mio lavoro è concentrarmi sui miei rivali, cioè su quelli che trovo in pista"