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E’ un Fabio Quartararo a due facce: felicissimo perché il mondiale è ormai a un passo, preoccupato per le prestazioni della sua Yamaha.
“Ho provato a stare con Marquez, anche perché dietro di me c’era un bel gruppo e non potevo certo risparmiarmi. Ho fatto il massimo, ho fatto un bel lavoro: ero al limite, i primi 10 giri sono stati durissimi”.
Come ti senti con la moto?
“Mi sento molto 'incontrollato' sia con la moto sia con me stesso: Qui è stato complicato, prima della gara ero molto affaticato, sono sei giorni che non dormo: prima del via, avevo mal di testa e di stomaco. Poi, quando ho tagliato il traguardo in seconda posizione, mi è passato tutto…”.
Quali sono i punti forti e deboli della Yamaha?
“Il punto forte della M1 è la frenata, mentre abbiamo tanti punti deboli: su questa pista staccavo meglio degli altri, ma in tutto il resto siamo in difficoltà”.
E’ da un po’ di tempo che sproni la Yamaha a lavorare: non c’è il rischio che non ti ascoltino, visti i risultati che stai ottenendo?
“Vediamo cosa succede per il futuro, ma è chiaro che bisogna fare qualcosa: nel 2021 ho fatto veramente un bel lavoro, ma deve succedere qualcosa”.
Cosa significa?
“Dobbiamo fare un passo in avanti importante: siamo competitivi, ma ci manca tanto motore”..
A Misano, proprio a casa di Rossi, potresti vincere il titolo: ti senti il suo erede a tutti gli effetti?
“Non mi posso minimamente paragonare con Valentino, lui è uno speciale per me. Nel 2021 ho preso il suo posto nella squadra, su di me c’era tanta pressione da parte dei media. Adesso sono in una buona posizione per il titolo, proverò a vincerlo a Misano, ma non sarà facile, perché lì Bagnaia ha vinto due settimane fa”.