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Quanto successo dopo l’interruzione della seconda gara della Moto3 ha dell’incredibile per un campionato del mondo: chi gestisce questo sport a livello sportivo, non conosce le regole. Solo l’intervento di Gino Borsoi con il sacro libro giallo in mano, il famoso libro FIM del regolamento, ha fatto sì che la prima gara venisse considerata valida, con la classifica determinata dall’ordine di arrivo del settimo giro e l’assegnazione del punteggio pieno. Inconcepibile (1).
Voto zero a Irta e Fim
Marc Marquez non è riuscito a conquistare la pole ad Austin per la prima volta in otto GP disputati qui, ma il terzo posto ottenuto in qualifica gli ha comunque permesso di tornare in prima fila dopo il GP di Spagna 2020, quello dell’infortunio: da allora sono passati 441 giorni.
Uno, come le prime fila conquistate da Marquez nel 2021
Le immagini delle moto che saltavano da tutte le parti, in modo pericolosissimo, sulle buche hanno evidenziato in maniera inequivocabile che Austin non doveva essere omologata. Ma è chiaro che se la Dorna dice che negli Stati Uniti bisogna correre, si corre e basta e la Fim, che da Dorna incassa milioni di euro, non oppone certo resistenza: inconcepibile (2).
Voto due alla Fim (e a Franco Uncini)
Conquistando il primo tempo in qualifica, Pecco Bagnaia ha eguagliato un po’ di primati: è il terzo pilota a riuscire a conquistare tre pole consecutive con la Ducati, dopo Casey Stoner e Jorge Lorenzo; è il primo pilota italiano a ottenere tre pole in MotoGP dal 2009 (allora ci riuscì Valentino Rossi); la sua è stata la terza pole di un pilota Ducati negli Stati Uniti dopo le due ottenute da Stoner a Laguna Seca nel 2007 e nel 2008. Stoner rimane l’unico pilota Ducati ad aver trionfato in tre GP di fila con la Ducati (ci riuscì due volte, nel 2007 e nel 2008).
Tre, come le pole consecutive di Bagnaia
Marc Marquez ha trionfato ad Austin per la settima volta (su otto GP disputati qui) e per la quarta volta è stato in testa dal primo all’ultimo giro: era successo nel 2014, 2016 e 2018.
Quattro, come i GP vinti ad Austin rimanendo al comando dal primo all’ultimo giro
Per la quinta volta in questa stagione, il campione del mondo Joan Mir è stato costretto a passare dalla Q1: era già accaduto nei due GP disputati in Qatar, in Francia e in Germania. Continua a rimanere il punto debole del pilota della Suzuki.
Cinque, come le volte di Mir in Q1
Raul Fernandez è diventato il primo debuttante in Moto2 a conquistare almeno sei pole: in passato c’era riuscito Marc Marquez, sette volte in pole nel 2011. Fernandez ha ottenuto il settimo successo stagionale, eguagliando il primato di Marquez del 2011: mancando tre gare, Raul ha la possibilità di battere il primato assoluto di successi in una stagione (nove nel 2012).
Sei, come le pole di R.Fernandez in Moto2
Fabio Quartararo e Pecco Bagnaia sono matematicamente i due piloti ancora in lotta per il titolo: ad Austin sono partiti entrambi dalla prima fila per la settima volta nel 2021. Tra l’altro, i due sono anche i piloti che hanno effettuati più giri al comando: 99 per Quartararo, 92 per Bagnaia. Il terzo è Marquez con 53 giri.
Sette, come le volte di Quartararo e Bagnaia insieme in prima fila
Avendo 52 punti di vantaggio, con 75 ancora da assegnare, a Fabio Quartararo mancano 24 punti per conquistare il titolo: questo significa che con tre ottavi posto, sarebbe campione del mondo, anche se Bagnaia dovesse vincere le tre gare rimaste.
Otto, come il risultato minimo nei tre GP per Quartararo per diventare campione del mondo
Valentino Rossi sognava un finale di carriera ben differente, invece nel 2021 sta andando piano e sta cadendo molto, per le sue abitudine: in Q1 ad Austin è arrivata la nona scivolata stagionale.
Nove, come le cadute di Rossi nel 2021
Per motivi diversi, Andrea Migno e Pecco Bagnaia meritano un dieci, ma non per quello che hanno fatto in pista, ma per quello che hanno detto o fatto a gara finita. Migno non ha avuto nessun timore a parlare chiaramente dopo quanto accaduto in Moto3: “Bisogna fare qualcosa subito, è stata una caduta mortale, chi di dovere deve fare qualcosa adesso. Bisogna dire la verità, intervenire immediatamente: cosa deve succedere di più?”. Bagnaia, invece, non ha festeggiato sul podio. “E’ troppo fresco il ricordo di quanto accaduto domenica scorsa a Jerez, ho deciso di non celebrare il terzo posto per rispetto della famiglia Vinales”. Due uomini veri: complimenti.
Voto dieci, a Migno e Bagnaia