Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
ALCANIZ - I tifosi di Marc Marquez e forse tanti altri diranno che ha perso perché non ancora al 100%. Ma Marc non cerca scuse e rende subito merito al rivale: “Il problema c’è, ma oggi me la potevo giocare: lui è stato più forte di me”. Poi l’analisi della gara.
“Non mi aspettavo che Pecco tenesse questo passo, sono stato dietro di lui tutta la gara. A dieci giri dal termine cominciavo a essere in difficoltà, ma ho visto che lo era anche lui. Ho cominciato a pensare dove avrei potuto provarci: “Alla 1 no, alla 2 no, alla 3 no”, non c’era nessun punto per provarci, perché lui frenava fortissimo e usciva velocissimo dalle curve.
Ma sono Marc, io sono così, ci devo provare anche se non c’era veramente la possibilità. Anche psicologicamente non era facile da gestire, perché venivo da due cadute nelle ultime due gare e altrettante scivolate nei giorni precedenti. Ma bisognava provarci, per me e per lo spettacolo”.
A noi ha ricordato le sfide con Dovizioso: anche a te?
“Anche quando c’era Dovizioso la Ducati frenava forte, ma adesso è migliorata a centro curva. Diciamo che Pecco è come Dovi, ma con più percorrenza: diventa complicato trovare un posto dove passare. Lui frenava la moto più forte di me, accelerava meglio di me. Dovevo provarci a sinistra, perché a destra ero più in difficoltà. Ci ho provato alla uno, alla cinque, avrei voluto provarci anche alla 7 ma non ero a posto, o anche alla 15. Alla fine ho frenato tardissimo alla 12, sapevo che non potevo starci. Oggi avevo un buon feeling con la moto, era giusto provarci in tutti i modi, ho dato tutto quello che avevo. Ho cercato di capire i suoi punti deboli, ma non ne aveva. Sono contento del secondo posto”.
Qual è la situazione del braccio?
“Stiamo lavorando per capire cosa succede alla spalla (Marquez parla ormai solo della spalla, l’omero rotto a Jerez nel 2020 non sembra più essere un problema, NDA), non è normale quello che sta succedendo, dobbiamo capire cosa fare per il futuro: questo GP è stato uno dei primi tre peggiori per quanto riguarda la spalla”.
Quanto ti condiziona?
“In passato riuscivo a trovare il limite in un modo differente, potevo fare certi salvataggi che adesso non riesco più a fare. Diciamo che sono un pilota più normale: a volte sono competitivo, altre fatico. E’ chiaro che ci sono dei dubbi per il futuro: quando sono tornato a Portimao pensavo di arrivare più velocemente a guidare la moto con il mio stile di guida, invece non è stato così. L’obiettivo è trovare la strada per essere competitivo in campionato, magari guidando in modo differente: non importa come, l’importante è riuscirci. Voglio finire bene il 2021 per preparare al meglio il 2022”.
- Pecco Bagnaia: “Sogni da bambino una vittoria così”
- Valentino Rossi: "Contento e fiero di Pecco"
Segui il commento delle gare di Aragon con Zam e Gianfranco Guareschi, IN DIRETTA OGGI ALLE 20:45
Rivivi il GP di Aragon 2021 sul nostro LIVE
"Cara Michelin, adesso devi metterti a posto", l'editoriale di Nico Cereghini