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ALCANIZ - Nel 33esimo episodio di #atuttogas, online domenica 12 settembre dalle ore 9, Romano Fenati ripercorre, a cuore aperto, la sua carriera, le difficoltà incontrate, in momenti belli e brutti.
Dopo quanto successo a Misano nel 2018 con Stefano Manzi, Fenati era diventato l’uomo nero del motomondiale, ma ha saputo rialzarsi e adesso è un esempio tra i piloti della Moto3: una bella storia, che Romano racconta con modestia.
“Misano è stato il momento più brutto della mia vita, ma anche il più bello, perché mi ha fatto crescere. Sono stato aiutato dalla mia famiglia, dalla mia ragazza, dai miei amici. Ma non credo adesso di essere diventato un esempio, non ho fatto nulla di straordinario”.
Secondo Romano, il suo carattere forte è stato fondamentale, non solo nell’episodio specifico, ma in tutta la sua carriera.
“Non credo proprio che il mio carattere sia stato un limite per me, anzi penso esattamente il contrario: se non fossi stato così, non ce l’avrei fatta a superare certe difficoltà”.
Arrivato al mondiale come un vero e proprio fenomeno - secondo al debutto, primo alla seconda gara - si pensava che Romano avrebbe facilmente conquistato il mondiale della Moto3. Invece non c’è riuscito, ma Fenati non ha rimpianti: “Il primo anno non conoscevo le piste, poi sono successe altre cose. Ma quello che mi piace è di aver imparato sempre qualcosa, in ogni squadra che sono stato, anche nel team VR46”.
Per quanto riguarda il futuro, Fenati vorrebbe andare in Moto2: se non ha ancora deciso il passaggio, è solo perché il legame con la squadra di Max Biaggi è fortissimo.
“In tutte le squadre dove sono stato ho trovato delle ottime persone, ma questa è proprio la mia squadra, qui sto benissimo. Credo sia arrivato il momento di cambiare, ma lasciare questo team non è facile”.
Un’altra puntata di #atuttogas da ascoltare con attenzione: da domani, domenica 12 settembre, su Moto.it e sulle principali piattaforme podcast.