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Gara complicata per Valentino Rossi che saluta Alcaniz con un 19esimo, e penultimo, posto, davanti solo al fratello Luca Marini.
"E' stata una giornata difficile al termine di un fine settimana difficile. Sapevamo che questa era una delle peggiori piste, sia per me sia per la Yamaha. Speravo di battermi per qualche punto, perchè nelle FP in alcuni momenti ero riuscito a stare nei primi 15. Purtroppo non è stato così".
Rifaresti la scelta delle gomme soft?
"Sì, le soft erano le più veloci. In fondo la scelta era obbligata. Ho affrontato i primi giri in modo conservativo, proprio per non 'bruciarle'. Però quando parti così indietro è difficile gestire perchè rischi di perdere troppo terreno. Sono stato capace di tenere un ritmo costante per tutta la gara, ma il passo non era sufficientemente rapido per centrare il target della zona punti".
Come hai visto Maverick Vinales in sella all'Aprilia?
"L'ho visto migliorare molto durante la corsa. Aveva un buon passo nella seconda parte di gara, non lontano dai piloti davanti. Però non ho parlato direttamente con lui. Ho sentito nei box che lui aveva ancora qualche difficoltà in entrata. La moto comunque ha un buon potenziale e Maverick è un 'top rider'. Penso possa essere più forte nei prossimi GP".
Oggi Pecco Bagnaia ha vinto. E' un pilota della tua 'Academy': pensi ogni tanto a quante carriere hai cambiato?
"Sono davvero, davvero contento per Pecco, proprio a livello personale. Sono prima di tutto un suo amico. La prima vittoria in MotoGP è uno di quei momenti che un pilota non dimentica. Per di più colta in questo modo, con una battaglia all'ultimo giro. Penso che lui meritasse il primo successo. Quest'anno sta guidando la Ducati in maniera fantastica. E' stato qualche volta sfortunato con le gomme. Ieri l'avevo detto: è il suo momento. E poi sì, certo, sono contento per l'Academy. Abbiamo Pecco dalla Moto3 e siamo molto orgogliosi di averlo aiutato. Per l'Italia è grandioso: pilota italiano su moto italiana".
Ti ritiri a fine stagione, ma forse a 'cuor leggero' grazie a Morbidelli e Bagnaia che lasci in eredità al motociclismo italiano, sempre che in futuro ti interesserà il futuro del motociclismo italiano...
"(Ride, n.d.r.) Cavolo (in realtà usa un sinonimo... n.d.r.) se mi interessa! Intanto la gara di Pecco è stata da 10 e lode. Pole, gara sempre in testa con lotta finale. Sono molto contento. Albi, Uccio, Carlo e Gianlu lavorano ogni giorno per i ragazzi dell'Academy. Il merito è però loro perché poi in pista sono da soli. Noi siamo contenti e fieri di averli portati a questo livello. Franco e Pecco sono tra i piloti più forti della griglia, sono due 'top rider'. Nel 2022 guideranno moto ufficiali, una Ducati e una Yamaha, al momento, le moto più competitive. Il prossimo anno mi darà molto gusto seguirli e fare il tifo per loro".