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MONTMELÒ - Una vittoria a sorpresa, ma non più di tanto. Perché se è vero che Fabio Quartararo sembrava potesse dominare, è altrettanto vero che Miguel Oliveira aveva dimostrato di avere un gran passo e di essere tra i favoriti per il podio.
“Ho cercato di essere gentile con le gomme senza fare errori, ho pensato soprattutto ad arrivare alla fine, stando molto attento.
Nei primi giri, è stato tenuto il passo che mi aspettavo. Poi, pensavo che Quartararo sarebbe andato più veloce, ma, a differenza di quanto successo in prova, non aveva margine da gestire. Alla fine, probabilmente, poteva attaccarmi, ma non l’ha fatto: solo quando ho finito la gara ho visto cosa gli era successo.
Non penso alla classifica, dopo Le Mans non avrei mai pensato di poter fare secondo al Mugello e vincere qui.
Il nuovo telaio è sicuramente un passo in avanti, ma non tanto sul giro singolo, quanto per la distanza della gara. Non abbiamo la velocità per passare la Ducati in rettilineo, in quinta e sesta marcia hanno ancora un vantaggio, mentre la Yamaha ha più percorrenza in curva.
Noi comunque abbiamo un pacchetto completo, credo che adesso la nostra moto possa essere competitiva ovunque: io mi sento a posto fisicamente e psicologicamente, sono pronto a sfruttare le eventuali occasioni pensando a gara per gara”.
“E’ stata una buona gara, una buonissima gara. Negli ultimi due giri ho spinto forte per andare a prendere Oliveira, ma nel T2 e nel T4 non era facile recuperare, ho pensato a come poterlo attaccare, ma non è stato possibile.
Oggi è andata meglio di quanto mi aspettassi ieri, sono riuscito a controllare meglio la ruota posteriore. All’inizio, per non perdere posizioni, ho cercato di essere aggressivo e quando mi sono ritrovato a lottare con Miller ho faticato a passarlo, perché lui ha il mio stesso motore… si è anche scaldata un po’ la gomma anteriore, ma poi ce l’ho fatta e ho visto Quartararo e Binder davanti a me.
Ho visto Fabio rimuovere il para costole, poi guidare con un braccio solo in un paio di punti: pensavo avesse problemi alle braccia.
L’ho passato, ho provato a vincere, ma per il campionato va benissimo il secondo posto. E’ chiaro che mi piacerebbe salire sul gradino più alto del podio, ma 20 punti sono un sogno per me in questo GP: la vittoria arriverà quando tutto andrà meglio e avrò la situazione maggiormente sotto controllo, quando riuscirò a sfruttare meglio il potenziale a mia disposizione, quando avrò più in mano la moto.
La Ktm vincente qui non è una sorpresa, mi ha stupito di più il secondo posto al Mugello”.
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