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LE MANS - E’ un Valentino Rossi più sereno anche se, inevitabilmente, non euforico: il passo in avanti rispetto ai precedenti GP è evidente, ma, come dice lui stesso “Bisogna fare di più”.
“E’ andata molto meglio rispetto alle gare precedenti: sono in terza fila e il passo non è male, soprattutto sull’asciutto. Oggi è stata una giornata incredibile per il meteo: smetteva di piovere, poi ricominciava, poi usciva il sole. E’ molto difficile, ma, fortunatamente, c’era il vento che aiutava ad asciugare l’asfalto. Purtroppo, anche per domani il meteo prevede instabilità: sarà molto complicato”.
Com’erano le condizioni della pista?
“Nei 42 minuti di un GP sono cambiate tre volte. E’ molto difficile e anche pericoloso: nella prima parte era asciutta, nella seconda bagnata, dovevi anche essere fortunato a fermarti in tempo”.
Perché la Yamaha è in difficoltà con il bagnato?
“Negli ultimi anni, la M1 ha sempre patito con l’acqua, sembra che perdiamo in accelerazione, i nostri rivali escono più velocemente dalla curva. Ma nelle FP1 non ero andato male con il bagnato”.
Tu e Morbidelli siete stati i soli, in Q2, a uscire subito con le slick: è stata una tattica giusta?
“Sì. Abbiamo fatto una buona strategia, grazie anche alle indicazioni di Gavira (il coach di Valentino, n.d.a.). Purtroppo, però, al secondo giro ho preso una macchia di bagnato prima dell’ultima curva e sono quasi caduto: questo mi ha fatto perdere un po’ di fiducia nel T4, non ho spinto come avrei potuto”.
Non sarebbe stato meglio montare una gomma nuova per il finale?
“Secondo me no, perché in queste condizioni devi girare per prendere il ritmo e confidenza”.
Quali sono le condizioni limite per correre?
“Quando parli con i tecnici della Michelin, secondo loro ci vorrebbero, in generale, 20°C sull’asfalto. Oggi ce n’erano 15, ma anche la quantità di pioggia può fare la differenza: tanta acqua e bassa temperatura è la condizione peggiore”.
In caso di “flag-to-flag” quanto può essere pericoloso girare con le slick sul bagnato, o, viceversa, con le rain sull’asciutto?
“Se sei in pista con le rain e si asciuga non è pericoloso ma devi essere svelto a cambiare gomme il prima possibile per non perdere troppo tempo. Se invece sei in pista con le slick e si mette a piovere può diventare pericoloso: se piove poco e riesci a mantenere le gomme calde non ci sono problemi, ma se piove tanto devi andare molto piano, perché le slick, ovviamente, non scaricano l’acqua ed essendo molto più rigide non hanno nessun grip”.
Dopo i test di Jerez ci si può aspettare un miglioramento continuo?
“Sono i risultati che contano. Nei test a Jerez ero andato meglio nel passo e nel giro secco e qui abbiamo confermato questa tendenza: sono stato quasi sempre nei 10 in tutti i turni, sono entrato in Q2, ho conquistato la terza fila. Sicuramente è stato fatto un passo in avanti, ma speriamo di fare di più e di essere più avanti. Stiamo lavorando bene nel box, c’è una bella atmosfera, tutto il team Petronas mi sta supportando e con i miei stiamo facendo un buon lavoro”.
Come giudichi la prestazione di Luca Marini?
“E’ stato bravissimo. Ieri ha girato per la prima volta con la MotoGP sull’acqua, pensavo ci mettesse più tempo a capirla, invece ci è riuscito rapidamente. Per chi viene dalla Moto2, le Michelin hanno un sacco di grip in più. E’ stato bravo, sta guidando bene, sta imparando. Ci darà delle soddisfazioni, perché è un pilota intelligente”.