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Si arriva al Sachsenring per il GP di Germania: è la prima pista del 2021 che gira a sinistra. Non è un dato insignificante, anzi: Marc Marquez predilige da sempre i circuiti a sinistra e nelle sue condizioni attuali potrebbe essere un aiuto fondamentale avere solo tre curve a destra. Ma questa gara non è importante solo per verificare il recupero dell’otto volte campione del mondo, ma anche per certificare - direi definitivamente - la grande competitività della Ducati DesmosediciGP 2021: su questo tracciato, la Casa di Borgo Panigale ha vinto una sola volta (nel 2008, con Casey Stoner), faticando molto nelle ultime stagioni. Essere veloci anche al Sachsenring sarebbe davvero significativo per la Ducati.
Dopo sette GP, il primo in campionato è Fabio Quartararo con 115 punti, ben 39 in più del capoclassifica 2020 (Dovizioso): Fabio ha ben 45 punti in più dell’anno scorso. Grande salto in avanti anche di Johann Zarco: 70 punti in più del 2020. Altri piloti: Jack Miller: +26; Pecco Bagnaia: +59; Joan Mir +18; Maverick Vinales +17; Aleix Espargaro +26; Franco Morbidelli -17; Danilo Petrucci -2; Valentino Rossi -43.
Marc Marquez. Al Sachsenring, Marquez vince e conquista la pole ininterrottamente dal 2010, prima in 125 (2010), poi in Moto2 (2011 e 2012), quindi in MotoGP (dal 2013). E’ ovvio che questo GP sia molto importante per lui, per capire meglio la sua condizione fisica e psicologica. Marquez è reduce da tre cadute consecutive, con una Honda difficile da guidare. Ma anche la RC213V ama il Sachsenring: trionfa qui dal 2010.
In attesa di capire cosa farà Marc Marquez, il favorito della vigilia sembra essere Fabio Quartararo, anche se la Yamaha non vince qui dal 2009, quando Valentino Rossi batte in volata (per 0”099…) il compagno di squadra Jorge Lorenzo. Sulla carta, il Sachsenring si adatta bene alla M1 e a Fabio: per me è lui il favorito. A meno che non piova…
Johann Zarco. In questo momento è lui il pilota Ducati più in forma e regolare. Fino adesso, Zarco ha ottenuto quattro secondi posti, è secondo anche in classifica generale, ha dimostrato di adattarsi a tutte le piste.
Joan Mir. L’anno scorso non si è corso al Sachsenring, ma il campione del mondo è convinto di poter finalmente sfruttare il potenziale della sua GSX-RR: Joan scalpita, ha una gran voglia di far vedere che cosa sa fare.
Maverick Vinales. Tanti cambiamenti nell’ultimo mese - personali: è diventato papà; sportivi: la Yamaha gli ha dato una sorta di “ultimatum” imponendo il cambio di capo tecnico, da Esteban Garcia a Silvano Galbusera -, una stagione iniziata benissimo, ma continuata male, un compagno di squadra che lo sta oscurando. Normale essere sotto pressione.
Dopo un ottimo secondo posto al Mugello e una strepitosa vittoria a Montmelò, è tutta da verificare la competitività della Ktm su una pista completamente differente. C’è grande attesa.
L’Aprilia. Veramente non so cosa aspettarmi da questo GP, considerando che la RS-GP del “nuovo” corso, iniziato nel 2020, non ha mai messo le ruote su questo tracciato.
Valentino Rossi. Il tempo passa, la scadenza per la decisione per il futuro si avvicina: Valentino ha sempre detto che saranno i risultati a imporre la scelta. Per pensare di andare avanti, è indispensabile una buona prestazione.
Ecco come cambiano dopo sette gare le mie percentuali su chi è favorito per il mondiale.
Quartararo: 50%; Mir: 20%; Zarco 15%; Miller 10%; Bagnaia 5%