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Due secondi e un primo posto, 65 punti in tre gare: Miguel Oliveira sta andando decisamente forte. D’accordo, la Ktm è cresciuta tanto, ma il portoghese sta facendo una bella differenza.
“Il momento cruciale - è la sua analisi - è stato quando è iniziato a piovere: Marquez ha allungato, mentre io mi sono trovato nel gruppo, Aleix Espargaro ha rallentato troppo. In quei 2-3 giri ho perso tanto. Poi ho tenuto lo stesso ritmo di Marc. Lui più era più veloce nella prima parte della pista, io nella seconda metà, ma quando gli sono arrivato vicino, non ne avevo più”.
Perchè lui ha fatto la differenza con la pioggia, è una questione di coraggio?
“Il coraggio ce l’ho anch’io… In questi casi, bisogna capire velocemente le condizioni dell’asfalto, quanto grip c’è: lui ha capito subito che si poteva non rallentare”.
Quando eri secondo, come l’hai gestita? Pensavi che eri dietro a Marquez, imbattibile al Sachsenring, oppure che è un pilota non ancora al 100% e bisognava provare in tutti i modi a batterlo?
“Pensavo semplicemente che era un pilota davanti a me: magari, in un altro circuito, avrei potuto mettergli più pressione, ma qui lui non ha mai rallentato. Era il più veloce e ha fatto quello che doveva fare”.
Sei un po’ rammaricato per quanto accaduto a inizio stagione?
“Bisogna guardare avanti. Le prime gare sono state complicate, ma adesso ho conquistato tre podi consecutivi e arrivo ai GP più tranquillo e conscio delle nostre possibilità”.
Ci pensi al titolo?
“E’ inutile adesso parlare di campionato, ci sono ancora tante gare, non sappiamo nemmeno come sarà il calendario definitivo. Dobbiamo solo continuare così”.
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